I fatti di queste ultime settimane in Ticino e delle ultime ore in Svizzera (e in Italia) riportano il tema del suicidio assistito al centro del dibattito. Un dibattito acceso, spesso estremizzato da posizioni inconciliabili. Al di là delle convinzioni di ciascuno di natura politica, morale o religiosa, il diritto a porre consapevolmente e coscientemente termine alla propria vita con un’assistenza all’atto definitivo pone questioni di carattere etico e giuridico. In Svizzera – come si legge sul sito della Commissione di Etica Clinica dell'EOC - il suicidio assistito non è punito se risponde a determinati criteri, tra cui la motivazione non egoistica di chi presta aiuto al suicidio. Capire quali sono questi criteri, come vengono interpretati e applicati è un passo preliminare per un convincimento informato su un tema delicato. Senza dimenticare che anche il contesto geografico, oltre che morale, in cui sorgono i centri di assistenza al suicidio coinvolge non soltanto la nostra realtà locale (come è avvenuto recentemente a Chiasso) ma tutta la Svizzera e anche il resto d’Europa, con le differenze tra i diversi paesi e l’arrivo di cittadini stranieri che scelgono la Svizzera per porre termine alla propria vita.
Ospiti:
Mattia Lepori, presidente della Commissione di Etica clinica dell’Ente Ospedaliero del Canton Ticino
Dick Marti, già magistrato, parlamentare a Berna e membro dell’Assemblea del Consiglio d’Europa
Alberto Bondolfi, professore emerito di etica all’Università di Ginevra, già membro della Commissione nazionale di etica per i problemi della medicina umana.
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