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Millevoci

Quali terapie… per arginare il costante aumento di medici stranieri in Svizzera?

Con Antonio Bolzani

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  • 21.4.2021
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Millevoci: Quali terapie… per arginare il costante aumento di medici stranieri in Svizzera?

Il fenomeno è chiaro: la Svizzera è sempre più dipendente dai medici stranieri. I camici bianchi non indigeni, in effetti, sono sempre di più nel settore sanitario del nostro Paese e questa massiccia presenza pone dei problemi di vario genere, emersi soprattutto durante l’attuale pandemia. Le cifre sono eloquenti: degli oltre 38’500 medici che esercitano in Svizzera, 14’386 -vale a dire il 37,4%,hanno ottenuto la loro laurea in medicina all’estero e provengono da oltre frontiera. L’incremento è stato costante negli ultimi dieci anni, tanto che oggi si può dire che più di un medico su tre attivo nella Confederazione ha conseguito un diploma all'estero e in Ticino uno su due, con la maggioranza di camici bianchi che giungono dall’Italia. È quanto emerge dalla «Statistica medica 2020» presentata lo scorso mese di marzo dalla Federazione dei medici svizzeri (FMH). Il dibattito, già in corso da diversi anni, è dunque più che mai d’attualità e pone delle implicazioni scientifiche, sociali e etiche tutt’altro che trascurabili che vanno da una cultura sanitaria differente fino all’oggettiva e preoccupante carenza dei classici medici di famiglia attivi su tutto il territorio, passando anche dal diverso approccio nella cura dei pazienti. Poi, c’è anche il problema degli studi in medicina che in Svizzera sono sempre più selettivi ed impegnativi, allontanando così dalla professione potenziali medici, magari animati da una grande vocazione, ma frenati e disincentivati da un percorso lunghissimo e pieno di ostacoli. Se a tutto questo aggiungiamo anche i significativi costi che per la Svizzera e i Cantoni ammontano a un milione di franchi per ogni laureato in medicina e diventa quindi più conveniente assumere dei dottori “gratis” e già formati altrove, si può facilmente capire come le domande che ruotano attorno al tema siano parecchie. Ad esempio, cosa si potrebbe o dovrebbe fare, sia per avere più medici “indigeni” e con una formazione universitaria fatta in Svizzera sia per rendere più attrattivo un mestiere che ha una radicata tradizione in Svizzera? Sul piano politico, come si sta affrontando questa situazione? In quali specialità mancano i medici e vi sono delle indicazioni chiare sul fabbisogno per i prossimi anni nell’intero settore sanitario? La nuova Facoltà di scienze biomediche dell’USI potrà contribuire ad un cambiamento di tendenza? L’allarme lanciato dalla Federazione dei medici svizzeri FMH quale riscontro sta avendo? Della carenza dei medici “costruiti” in casa, ci soffermiamo con alcuni esperti nella puntata di "Millevoci".

Sono ospiti:
Marina Carobbio, medico e consigliera agli Stati
Franco Denti, presidente dell’Ordine dei medici del Canton Ticino
Prof. Dr. med. Mario Bianchetti, già Decano della Facoltà di Scienze Biomediche dell’USI

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