L'Università della Svizzera italiana a Lugano
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Tasse universitarie, giurie popolari, spesa pubblica e capanne rinnovate (1./2)

Con Elisa Manca e Antonio Bolzani

  • ti-press
  • 23.09.2021
  • 11:05

Spazio in apertura alla ripresa in Svizzera dei corsi negli atenei: in evidenza soprattutto il costo semestrale delle tasse universitarie e dei due politecnici di Losanna e Zurigo, retta che nel nostro Paese varia molto a dipendenza dell’ateneo e non corrisponde necessariamente alla reputazione accademica mondiale dell’istituto. Inoltre, gli studenti domiciliati all’estero possono pagare anche più del doppio rispetto ai loro colleghi elvetici o domiciliati in Svizzera. Spicca l’elevata tassa d’iscrizione semestrale dell’Università della Svizzera italiana che risulta essere la più cara in Svizzera. A proposito di università, proprio l’Università della Svizzera italiana ha recentemente lanciato un questionario in rete, al quale siamo tutti invitati a partecipare, riguardante la spesa pubblica: come, per quali scopi e in quali ambiti dovrebbe spendere i nostri soldi lo Stato? Più spese o più risparmi? Quali sono i settori nei quali si dovrebbe investire di più o contenere maggiormente le uscite finanziarie? Ci soffermiamo anche sulla storia delle giurie popolari in Svizzera che risale a metà Ottocento, una storia controversa che ci permette di far luce sul rapporto fra il popolo e la giustizia penale. Andiamo anche in montagna, in Valle Bedretto, per visitare la capanna Piansecco, nella sua veste completamente rinnovata ed oggi diventata una struttura alpina moderna, efficiente ed ecologica.

Sono ospiti:
Manuele Bertoli
, consigliere di stato e direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport
Davide Arioldi, economista e ricercatore presso l’Istituto di Ricerche Economiche (IRE) dell’USI
Roy Garré, giudice del Tribunale federale penale di Bellinzona
Ilaria Antognoli, responsabile del Settore “Cultura e ambiente” della Sezione Bellinzona e Valli del Club Alpino Svizzero