Un tempo, Agno era la chiesa madre di una pieve che si estendeva da Marchirolo a Robasacco. La festa del santo patrono -Provino, secondo vescovo di Como- coincideva con la riapertura dei grotti e il mercato del bestiame, che seguendo il declino delle aziende agricole familiari ha ormai perso importanza. Resta la gioia della sagra, con il gelataio, i giostrai e gli animali sapienti. Da "Il Regionale", 15.03.1966. Di Gianni Debernardis. Voce commento di Pietro Aiani da "La storia del regionale", 18.01.2005.

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Alla fiera di San Provino
Il Regionale, 15 marzo 1966