Storia

Lenin: il padre della rivoluzione d’ottobre

Il padre della rivoluzione d’ottobre

  • 22 aprile, 08:25
L'arrivo di Lenin alla "Stazione Finlandia" di San Pietroburgo il 13 aprile 1917

L'arrivo di Lenin alla "Stazione Finlandia" di San Pietroburgo il 13 aprile 1917

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Di: Red.

Il 21 gennaio del 1924 moriva Lenin, pseudonimo di Vladimir Il’ič Ul’janov, il fondatore dell’Unione Sovietica, padre della rivoluzione, Lenin ebbe anche un grande legame con la Svizzera, dove abitò tra il 1914 e il 1917, prima di fare ritorno in patria con un treno partito proprio da Zurigo.

Vladimir Illic Uljanov, detto Lenin, nasce a Simbirsk, città sulle rive del Volga, il 22 aprile 1870. La famiglia gli assicura un’educazione progressista e illuminata in forte contrasto con l’immobilismo culturale e politico della Russia di fine ‘800, dove gli zar governano con la repressione una società povera e arretrata. Nel 1887 suo fratello Alexander dopo aver tentato di assassinare lo zar Alessandro III, viene arrestato e condannato a morte. L’episodio segna per sempre il giovane Lenin che inizia a maturare idee politiche radicali.


Nel 1895, Lenin è ormai divenuto il leader di un collettivo marxista attivo a San Pietroburgo. Tuttavia, nel giro di qualche mese, il gruppo viene smantellato dalla polizia e Lenin è condannato all’esilio in Siberia. Nel 1898 può tornare all’attività politica, ha però il divieto di vivere nelle grandi città e per questo motivo decide di trasferirsi in Germania, dove resta fino al 1905, quando rientra in Patria per sostenere le proteste in corso e lanciare la sua idea di rivoluzione.
Ma è costretto suo malgrado a lasciare nuovamente il paese per rifugiarsi prima in Germania e dopo in Svizzera, dove arriva nel 1914. Lenin, dapprima risiede a Berna. Poi, nel 1916, si trasferisce a Zurigo per lavorare ad alcuni libri nella biblioteca centrale. All’inizio del 1917 la Russia, entrata in guerra contro la Germania, è sull’orlo del collasso politico-economico. Nuove proteste mettono a ferro e fuoco San Pietroburgo. Lenin coglie l’attimo e il 9 aprile del 1917 arriva in Russia, nascosto su un treno merci partito da Zurigo. Il 7 novembre, infine, la presa del Palazzo d’Inverno, celebrata come momento simbolico della rivoluzione.


Il 25 maggio 1922, mentre è alle prese con la non facile amministrazione di un paese immenso e alle prese con grosse difficoltà socio-economiche, è colpito da un ictus. Muore il 21 gennaio 1924, all’età di 54 anni. La salma viene imbalsamata e diventa un autentico oggetto di culto. Il suo cervello è sezionato e studiato, perché si ritiene che possegga capacità straordinarie.

Tenendo il rapporto del Comitato centrale al 9º Congresso del Partito comunista russo, nel 1920, Lenin ebbe a ricordare come ancora alla vigilia della rivoluzione di ottobre il bolscevismo venisse considerato come una stranezza. Eppure quella stranezza, sottolineò Lenin, era diventata un fenomeno mondiale. Ebbene, allora forse il modo migliore per approfondire la figura di Lenin durante il centenario dalla sua morte riflettere senza pregiudizi su questa stranezza, trattare Lenin come un classico della politica, non imbalsamarlo fra dogmi o anatemi.
Ma Lenin, a 100 anni dalla morte, si trasforma anche in una presenza fantastica nel libro L’ultimo viaggio di Lenin, romanzo vincitore del premio Neri Pozza 2023, firmato da Francesco Pala, ospite di Alphaville insieme al ricercatore Nicola Melloni

Il romanzo inizia con la morte di Lenin, con la sua imbalsamazione nel 1921 e dopo di che descrive un fatto che è realmente accaduto, e cioè il trasporto della salma di Lenin in Siberia dopo l’attacco hitleriano all’Unione Sovietica e in seguito racconta un po del modo in cui una rete occulta di appartenenti all’Armata Rossa decide di trafugare la salma per sottrarla al controllo sovietico. Chiaramente qui entriamo nella fiction non è realmente accaduto e la sottrae al controllo sovietico per condurla in quella che immagino essere una nuova Repubblica una piccola Repubblica chiamata Repubblica popolare di Lenin che alla fine è un piccolo Stato, incardinato però su un progetto molto ambizioso. Ora i protagonisti di quello che nel romanzo definisco “il grande viaggio” e cioè questo trasporto della salma dentro la Russia profonda, la Russia innevata quindi un trasporto ricco diciamo di di avventure di peripezie

 Francesco Pala, L’ultimo viaggio di Lenin, Neri Pozza, 2023

100 anni dalla morte di Lenin

Alphaville 18.01.2024, 12:35

  • Keystone

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