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L’espressione “too big, to fail” (troppo grande per fallire) risuona ormai come un mantra nel dibattito politico-economico, accesosi nelle ultime settimane attorno alla contestata ratifica dell’accordo tra Berna e Washington per l’assistenza amministrativa alle autorità americane sui dati dei clienti di UBS sospettati di aver evaso il fisco. Nell’agone politico svizzero si sono così sovrapposte questioni diverse, legate però dal comune denominatore della crisi economico-finanziaria globale e delle pesanti ripercussioni sulla piazza finanziaria elvetica: dalla limitazione dei bonus per i manager delle grandi aziende, alla difesa del segreto bancario, all’intervento dello Stato per evitare i cosiddetti rischi “sistemici”. Ed è proprio attorno al principio secondo cui certe aziende (e soprattutto certe banche) sono “troppo grandi per fallire” che si gioca la sfida tra i partiti svizzeri. Uno scontro di veti incrociati e di richiami alla difesa degli interessi economici nazionali che crea confusione, minando la credibilità della politica e lasciando irrisolti i grandi problemi che tutte le piazze finanziarie (e non solo quella elvetica) devono ancora affrontare.

Ospiti: Sergio Rossi, professore di economia all’Università di Friburgo e Franco Citterio, direttore dell'Associazione Bancaria Ticinese.
A cura di Nicola Colotti.