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Millevoci

Quando la meteorologia la viviamo… sulla nostra pelle

Con Nicola Colotti

  • 25.08.2017
  • 55 min
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Di cosa possono discutere insieme un meteorologo e un medico che hanno a cuore la salute ambientale e quella della popolazione? Si potrebbe rispondere un po’ provocatoriamente che il loro terreno comune è la prevenzione. Soprattutto quella legata alle condizioni meteorologiche e climatiche che influiscono in modo diretto (ma anche indiretto) sulla nostra vita, come abbiamo visto anche durante i periodi di canicola di quest’estate.

Alle notizie sulle temperature torride si sono aggiunte le discussioni, soprattutto in Italia, sul caldo misurato e quello percepito, al punto che si è fatto ricorso alla disciplina della biometeorologia. Meteorologia, climatologia e salute pubblica saranno sempre più chiamate a coordinarsi anche per rispondere a domande provocatorie come il titolo di una conferenza al Monte Verità di Ascona il prossimo 5 settembre: “Ma se a volte non sanno che tempo fa domani, come possono prevedere il clima fra 50 anni?
Sensibilizzare la popolazione sulla percezione e gli effetti del caldo estremo significa, tra le altre cose, prepararci a convivere in futuro con un clima in cui l’alternarsi di fenomeni estremi diventerà sempre più frequente e regolare.

In studio:
Marco Gaia, responsabile di MeteoSvizzera Locarno Monti

Martine Bouvier Gallacchi, presidente del Gruppo Operativo Salute e Ambiente della Divisione della Salute pubblica del DSS

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