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GUERRA IN UCRAINA

“Svizzera pronta ad accogliere Putin e Zelensky”

Il presidente russo, secondo quanto emerso dalla telefonata con Trump, si è detto disponibile al faccia a faccia - I “preparativi sono in corso”, dice la Casa Bianca. Macron punta su Ginevra e Cassis ha dato la disponibilità elvetica

  • Oggi, 07:22
  • Oggi, 13:09
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Cassis ha già ribadito la disponibilità elvetica al suo omologo russo Sergei Lavrov, con lui in questa foto del 2021

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Di: Agenzie / RSI Info 

Entro fine agosto Vladimir Putin incontrerà in un faccia a faccia Volodymyr Zelensky. Il bilaterale fra il presidente russo e quello ucraino si terrà in una località ancora da definire e sarà seguito da un trilaterale con Donald Trump. Il presidente francese Emmanuel Macron ha indicato Ginevra quale possibilità e la Svizzera è pronta ad accogliere il summit - ha dichiarato Ignazio Cassis - e a garantire per l’occasione l’immunità di Vladimir Putin.

“I preparativi sono in corso”, ha detto il presidente americano riferendosi al summit fra i due belligeranti. Un incontro storico durante il quale - ha ammesso Zelensky - si affronterà la questione dei territori, tema che non è stato affrontato ieri, lunedì, nella lunga giornata di incontri alla Casa Bianca con la partecipazione dei leader europei. Le discussioni alla Casa Bianca, come riferito da alcune fonti in tarda serata, sono state interrotte per far spazio ad una telefonata fra Trump e Putin.

L’attenzione dei leader è stata concentrata sulle garanzie di sicurezza, nodo su cui il confronto continuerà serrato. “Abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, garanzie che saranno fornite da vari Paesi europei, in coordinamento gli Stati Uniti”, ha spiegato Trump senza entrare nel dettaglio.

02:27

Trump prepara un incontro tra Zelensky e Putin

Telegiornale 19.08.2025, 12:30

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30 minuti fa

Ucraina, domani riunione ad alto livello NATO

I capi di stato maggiore delle forze armate della NATO si riuniranno in videoconferenza domani, mercoledì, per discutere sul conflitto in Ucraina e sui “progressi degli sforzi diplomatici”.

Ne ha dato notizia, attraverso X, l’ammiraglio italiano Giuseppe Cavo Dragone, il quale presiede il comitato militare dell’Alleanza atlantica.

Fra gli alleati di Kiev sono ora in corso importanti trattative per determinare quali garanzie di sicurezza offrire nel caso di un accordo di pace con Mosca, al fine di prevenire nuovi attacchi russi.

2 ore fa

Zelensky: "Le garanzie forti sono il risultato più importante"

“Garanzie di sicurezza affidabili e funzionanti per l’Ucraina sono il risultato più importante dei nostri sforzi congiunti, di tutti i nostri partner e, soprattutto, del coraggio ucraino che ha difeso la nostra indipendenza”. Ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver sentito il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.

Ha definito i lavori delle ultime ore “un passo importante verso la fine di questa guerra e la sicurezza dell’Ucraina e dell’intera Europa”.

Oggi, 15:49

Costa: il processo di adesione dell'Ucraina deve continuare

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha ribadito che il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione Europa deve proseguire e che l’Europa partecipare a ogni futuro negoziato di pace insieme a Kiev, Mosca e Washington.

Dopo i colloqui a Washington, Costa ha parlato di un possibile incontro tra Zelensky e Putin come di un segnale “di per sé abbastanza positivo”.

In una telefonata con il leader ucraino – avvenuta dopo una videoconferenza con i membri del Consiglio -, Costa ha riaffermato l’unità europea e il sostegno a Kiev, indicando tre priorità: fermare le uccisioni, favorire lo scambio di prigionieri e riportare i bambini rapiti dalla Russia.

L’UE, ha aggiunto, lavorerà con gli Stati Uniti su garanzie di sicurezza e sui prossimi passi per una pace giusta e duratura.

Oggi, 14:55

La Russia consegna a Kiev le salme di 1'000 soldati ucraini

La Russia ha restituito i corpi di 1’000 soldati ucraini, la maggior parte dei quali caduti al fronte e alcuni deceduti in prigionia. A darne notizia è stato martedì il centro ucraino responsabile del trattamento dei prigionieri di guerra.

Secondo questa fonte, cinque dei corpi restituiti erano di militari morti in prigionia in Russia a causa di ferite o malattie. Il negoziatore russo Vladimir Medinski ha confermato lo scambio su Telegram, aggiungendo che Kiev ha restituito 19 corpi di soldati russi.

Sale così a più di 11’000 il numero dei corpi restituiti dalla Russia all’Ucraina dall’inizio dell’anno. Gli scambi di soldati uccisi e prigionieri di guerra sono tra le uniche aree di cooperazione rimaste tra Kiev e Mosca.

Oggi, 14:51

Trump esclude truppe statunitensi in Ucraina

Donald Trump esclude l’invio di truppe americane in Ucraina nell’ambito delle garanzie disicurezza. In un’intervista a Fox, il presidente lo ha assicurato: “Avete la mia parola”, ha detto.

Oggi, 13:00

Svizzera pronta a ospitare il summit Putin-Zelensky

La Svizzera è pronta ad accogliere a Ginevra un vertice di pace per l’Ucraina. Lo ha detto il consigliere federale Ignazio Cassis a margine dell’incontro con il suo omologo italiano Antonio Tajani a Berna. La Confederazione, ha sottolineato il capo del Dipartimento degli affari esteri, ha l’esperienza necessaria dal profilo logistico, politico e della sicurezza per ospitare un evento di questa portata, anche a corto termine. Cassis ha quindi ringraziato il presidente francese Emmanuel Macron e la premier italiana Giorgia Meloni, che hanno indicato la città sul Lemano quale possibile sede del summit. Secondo Tajani, è essenziale che questo si tenga in Europa. Cassis ha anche affermato che la Svizzera è pronta a garantire a Vladimir Putin - ricercato dalla Corte penale internazionale - l’immunità necessaria per potersi presentare di persona.

Oggi, 12:51

Il giorno dopo “in Ucraina prevale il sollievo”

La Casa Bianca, come noto, sta pianificando un incontro diretto fra Putin e Zelensky per stabilire un accordo che ponga fine alla guerra in Ucraina, in corso da tre anni e mezzo. Su richiesta del presidente francese Macron questi colloqui potrebbero tenersi a Ginevra, una proposta appoggiata anche dall’Italia. Il ministro degli esteri ucraino, Andry Sybiha, si è detto fiducioso che dall’incontro possa davvero cominciare un percorso di pace, ma gli attacchi russi della scorsa notte contro infrastrutture energetiche ricordano -secondo il ministro- quanto cruciali siano le garanzie di sicurezza in ogni accordo di pace.

Il radiogiornale ha chiesto al collaboratore da Kiev Davide Maria de Luca quali reazioni e umori prevalgono in Ucraina all’indomani dell’incontro Zelensky-Trump a Washington.

“Il sentimento principale è quello del sollievo, anche perché i precedenti all’incontro di ieri non erano certo incoraggianti e penso al durissimo scontro che c’era stato nello Studio ovale lo scorso febbraio. Questa volta Zelensky sembra invece essere riuscito a giocarsi con astuzia le sue carte, concordando media e opinionisti ucraini. Il presidente ucraino sarebbe riuscito quindi a ottenere tutto quanto gli ucraini pensavano fosse realistico aspettarsi, come ad esempio le garanzie di sicurezza promesse da Trump per evitare future aggressioni russe”.

Ascolta tutto l’intervento in diretta.

02:29

RG 12.30 del 19.08.2025 - Le reazioni ucraine nella diretta di Davide Maria de Luca

RSI Info 19.08.2025, 12:51

Oggi, 12:49

"Gli interessi di sicurezza russi vanno considerati"

La Russia non è contraria a tenere alcun incontro per la pace in Ucraina, “a livello bilaterale o trilaterale”. Lo ha detto il ministro degli esteri Sergei Lavrov citato dalla TASS. Tuttavia Lavrov ha aggiunto che qualsiasi vertice deve essere preparato “con la massima cura”. Perciò, ha sottolineato ancora, citato dall’agenzia RIA Novosti, bisogna procedere “passo dopo passo, gradualmente, a livello di esperti, e procedere attraverso tutti i passi necessari per preparare i vertici”.

Non si può arrivare a un accordo di pace in Ucraina “senza il rispetto degli interessi di sicurezza della Russia e senza il pieno rispetto dei diritti dei russi e dei russofoni che vivono in Ucraina”, ha poi affermato Lavrov. Tali questioni, ha aggiunto Lavrov, “devono essere rapidamente risolte nel contesto” di una intesa. Il capo della diplomazia di Mosca ha pure sottolineato che l’obiettivo primario del Cremlino non è mai stato quello di conquistare territori ma di difendere gli interessi dei russi.

Oggi, 11:37

Lavrov: "Trump vuole la pace"

La Russia crede che il presidente americano Donald Trump voglia “sinceramente raggiungere un risultato che sarà a lungo termine, stabile, affidabile” per la pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un’intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dalla Tass.

“Il presidente Trump e il suo team, soprattutto dopo il vertice in Alaska, hanno iniziato ad affrontare molto più profondamente la risoluzione di questa crisi, comprendendo che è necessario eliminare le cause primarie, come noi, come il presidente Putin, abbiamo costantemente detto”, ha aggiunto Lavrov.

Oggi, 11:27

Anche l'Italia sostiene la scelta di Ginevra

“Ginevra potrebbe essere la sede giusta” per l’incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Dopo la Francia, anche l’Italia si è detta favorevole alla città di Calvino per un futuro vertice, perché “la Svizzera è un Paese che ha sempre lavorato per la costruzione della pace”. Lo ha dichiarato il ministro degli esteri italiani Antonio Tajani, oggi, martedì, in visita a Berna.

Oggi, 09:19

Macron appoggia la scelta di Ginevra

L’incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin dovrebbe tenersi in Europa, ha detto Emmanuel Macron. Il presidente francese appoggia la scelta di Ginevra.

“Più che un’ipotesi, è la volontà collettiva”, ha detto Macron in un’intervista trasmessa martedì sul canale La Chaîne Info, quando gli è stato chiesto di uno eventuale svolgimento in Europa dell’atteso faccia a faccia tra il presidente russo e quello ucraino.

“Sarà un Paese neutrale, e quindi forse la Svizzera, appoggio la scelta di Ginevra, o un altro Paese. L’ultima volta che ci sono state discussioni bilaterali è stato a Istanbul”, ha ricordato.

Per quanto riguarda la sicurezza dell’Ucraina, Macron ha annunciato che questo martedì a mezzogiorno si terrà una riunione della “coalizione dei volenterosi”, con i “30 Paesi che lavorano sulle garanzie di sicurezza per tenerli informati su quanto è stato deciso”.



Oggi, 08:31

Una luce, ma i nodi restano

Il risultato notevole è la promessa di un vertice a breve tra Putin e Zelensky, ma i nodi centrali su cui si attendevano delle risposte da Washington restano. Il Cremlino, spiega nella sua lettura Bettina Müller, responsabile della redazione Esteri del Radiogiornale, “è riuscito per il momento a evitare la condizione di un cessate il fuoco per la continuazione dell’attività diplomatica e sappiamo che accordarsi su una pace duratura un cammino molto complesso con un’infinità di dettagli tecnici. E c’è il sospetto, espresso ieri dal presidente francese Macron, che Putin voglia utilizzare questo vertice trilaterale su una pace duratura per continuare a menare il can per l’aia senza fare nessuna reale concessione”.

02:50

RG delle 8.00 del 19.08.25, l’analisi di Bettina Müller

RSI Info 19.08.2025, 08:30

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Oggi, 07:43

Zelensky: "È stato fatto un passo importante"

“A Washington ci sono stati dei colloqui importanti.... è stato fatto un passo importante, una dimostrazione di vera unità tra Europa e Stati Uniti”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo gli incontri di lunedì alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump ed i leader europei.

Il capo dello Stato ha ribadito che “le garanzie di sicurezza” sono “una questione fondamentale, come punto di partenza per porre fine alla guerra”.

“I leader sono venuti di persona per sostenere l’Ucraina e discutere di tutto ciò che ci avvicinerà a una pace reale, a un’architettura di sicurezza affidabile che proteggerà l’Ucraina e tutta l’Europa - ha commentato -. Continuiamo a lavorare, a coordinare le nostre azioni con tutti gli alleati che desiderano porre fine alla guerra in modo dignitoso. Grazie a tutti coloro che ci aiutano”.

Oggi, 07:22

Incontro Putin-Zelensky, "entro due settimane"

Entro la fine di agosto il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky si incontreranno, per discutere e cercare una via che porti alla fine del conflitto in Ucraina. È quanto emerso da più fonti alla fine dell’incontro allargato organizzato nelle scorse ore alla Casa Bianca da Donald Trump.

Putin, durante la conversazione telefonica con Trump, ha acconsentito a questo futuro incontro, che dovrebbe avvenire entro le prossime due settimane, secondo quanto riferito dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, uno dei leader europei invitati alla Casa Bianca.

“Siamo pronti per un incontro bilaterale con Putin e dopo ci aspettiamo un incontro trilaterale” con la partecipazione di Donald Trump, ha dichiarato da parte sua il capo di Stato ucraino alla stampa. Eventuali concessioni territoriali richieste dalla Russia all’Ucraina sono “una questione che lasceremo tra me e Putin”, ha aggiunto.

Oggi, 07:22

Oleodotto russo fermo a tempo indeterminato

L’oleodotto russo Druzhba ha sospeso completamente e “a tempo indeterminato” i flussi di greggio verso alcuni Paesi europei a seguito degli attacchi dei droni ucraini: lo ha confermato su Facebook Robert Brovdi detto Madyar, comandante delle Forze di Sistemi a Pilotaggio Remoto delle Forze Armate ucraine.

La stazione di pompaggio di Nikolskoye, nella regione russa di Tambov - ha aggiunto Brovdi - è stata distrutta dal 14esimo Reggimento. L’oleodotto di Druzhba è uno dei più grandi e potenti al mondo, con una capacità di trasporto di 2 milioni di barili al giorno - riporta Rbc Ukraine - e trasporta greggio russo verso alcuni Paesi europei, in particolar modo verso l’Ungheria che si lamenta per lo stop forzato dell’impianto, oltre che alle truppe russe su suolo ucraino.

Oggi, 07:21

Raid russi su città ucraine

Le autorità di Kiev affermano che la Russia ha lanciato, nella notte su oggi, un’ondata di attacchi con missili e droni contro le città ucraine, poche ore dopo la conclusione dei colloqui di pace tra il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo americano Donald Trump alla Casa Bianca.

Esplosioni sono state segnalate nella città centro-orientale di Kremenchuk, nella regione di Poltava: obiettivo dell’attacco sarebbe stata un’infrastruttura energetica, secondo i media locali. L’Aeronautica militare ucraina ha affermato che anche le città vicine alla linea del fronte, tra cui Kharkiv e Poltava, sono sotto la minaccia di attacchi missilistici. Un allarme antiaereo è stato emesso diverse regioni dell’Ucraina, tra cui quella di Kiev.

Oggi, 07:21

Russia: "No a truppe di Paesi NATO in Ucraina"

“Ribadiamo la nostra posizione, più volte espressa, sul nostro categorico rifiuto di qualsiasi scenario che preveda l’arrivo in Ucraina di truppe con la partecipazione dei Paesi della NATO, che potrebbe portare a un’escalation incontrollabile del conflitto con conseguenze imprevedibili”.

Lo ha dichiarato Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri russo, citata dall’agenzia Interfax.

Oggi, 07:20

Merz insiste su un cessate il fuoco

Friedrich Merz, durante l’incontro a Washington fra Trump, i leader europei e Zelensky, ha insistito sulla necessità di una tregua in Ucraina prima di negoziati per un accordo di pace.

“Non riesco a immaginare che il prossimo incontro possa svolgersi senza un cessate il fuoco. Lavoriamo in questa direzione e cerchiamo di esercitare pressione sulla Russia”, ha dichiarato il cancelliere tedesco. Il presidente USA, in precedenza, aveva dichiarato di non ritenere una tregua necessaria.

Oggi, 07:20

Colloquio Trump-Zelensky

Prime valutazioni dopo l’incontro tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump: il faccia a faccia si è svolto in un clima più sereno rispetto ai precedenti, ma sull’Ucraina pesa ancora la pressione per eventuali concessioni territoriali e per ottenere garanzie di sicurezza concrete.

10:24

Le analisi da Washington e Bruxelles

Telegiornale 18.08.2025, 20:00


Oggi, 07:18

Ottimismo di Trump sulla fine del conflitto

“Questa guerra finirà. Non posso dire quando, ma finirà”. Donald Trump, ricevendo alla Casa Bianca Volodymyr Zelensky, ha così espresso un certo ottimismo sulla possibilità di arrivare alla pace in Ucraina.

Il presidente USA ha quindi accolto l’omologo ucraino in modo amabile. “È un onore avere Zelensky qui con noi”, ha dichiarato, con un approccio decisamente diverso da quello del discusso incontro dello scorso febbraio, quando il capo dello Stato ucraino era stato da lui umiliato davanti ai media.

Per parte sua Zelensky ha ringraziato Trump per l’invito e per gli “sforzi personali” di Trump finalizzati alla fine della guerra.

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