È morta a 78 anni Annalisa Cima, pittrice, poetessa, scrittrice, nota per essere stata l'ultima musa del poeta Premio Nobel della Letteratura Eugenio Montale, nonché di essere "erede" e curatrice del "Diario postumo" montaliano, tanto famoso quanto oggetto di critiche e dubbi sulla sua autenticità.
L'annuncio della scomparsa, avvenuta nella sua casa di Lugano, lo scorso venerdì, è stato dato domenica dal marito Friedrich Glombik.
Nacque a Milano nel 1941, da una famiglia di Lecco che aveva consolidate tradizioni nell'industria della carta. Esordì come pittrice nel 1965 alla galleria il Cavallino di Venezia; seguirono molte mostre anche in Svizzera. In quegli anni conobbe diversi artisti, tra i quali, Pablo Picasso.
Nel 1968, incontrò Montale ed ebbe inizio una grande amicizia basata su una profonda stima reciproca, con un sodalizio che durò 13 anni, fino alla morte del Nobel. Nel 1969, Cima pubblicò il primo libro di poesie, "Terzo modo", definito da Montale "inquietante", forse riferendosi proprio alla poesia "Contestato il sistema", piuttosto trasgressiva per l'epoca. Seguirono le raccolte di versi "La genesi e altre poesie" (1971) e "Immobilità" (1974).