Svizzera

L’iniziativa “200 franchi bastano!” preoccupa il cinema svizzero

L’industria cinematografica avverte delle difficoltà in cui si andrà incontro in caso di “sì” alle urne: meno progetti di film e serie

  • 24 luglio, 11:23
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Beat Schlatter, uno degli attori di "Bonjour Ticino", film cofinanziato dalla SSR

  • Keystone
Di: ATS/joe.p. 

Meno progetti di film e serie, tempi più duri per la promozione dei giovani talenti: l’industria cinematografica svizzera mette in guardia dalle conseguenze di un “sì`”all’iniziativa “200 franchi bastano!”.

L’iniziativa popolare, che verrà probabilmente posta in votazione l’anno prossimo, vuole ridurre il canone radiotelevisivo da 335 a 200 franchi all’anno per nucleo famigliare.

L’industria cinematografica avverte delle difficoltà in cui si andrà incontro in caso di “sì”. Il regista bernese Felix Tissi teme che “i finanziamenti per il cinema indipendente verrebbero tagliati e numerosi progetti non potrebbero più essere realizzati”.

Secondo Stefan Jäger, direttore alla ZHdK di Zurigo, l’iniziativa avrebbe conseguenze disastrose sia per i giovani emergenti, che per produzioni come “Bonjour Ticino”, che ha avuto un enorme successo ed è stata cofinanziata dalla SSR.

03:08

"Bonjour Ticino"

Telegiornale 24.11.2023, 20:00

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