Reportage

Costruire con la canapa per ridurre le emissioni

Il più grande immobile d’Europa di questo tipo è stato edificato a Widnau, dimezzando la CO₂ prodotta, e un secondo è in fase di progettazione

  • Oggi, 06:44
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La costruzione dell'edificio è costata il 20% in più rispetto a un normale edificio

  • RTS
Di: Julien Guillaume (RTS) 

Il settore edile in Svizzera è responsabile di quasi un terzo delle emissioni di CO₂. Andy Keel, direttore di Openly ed ex banchiere, ha quindi voluto “dimostrare che è possibile costruire riducendo significativamente queste emissioni”, spiega ai microfoni della RTS, presentando il suo edificio a Widnau, nel canton San Gallo, la più grande costruzione in canapa d’Europa.

Una casa di canapa (19h30, RTS, 10.06.2025)

I muri esterni sono costituiti da una struttura in legno riempita di “calcestruzzo costruito esclusivamente con canapa e calce”. Le scale sono in cemento “a basso contenuto di carbonio”. Il risultato di queste innovazioni è che le emissioni di CO₂ sono dimezzate rispetto a un edificio tradizionale.

La costruzione di questo progetto unico al mondo è costata il 20% in più rispetto a un normale edificio, ma gli appartamenti sono stati venduti al prezzo di mercato. Sono stati i promotori a finanziare il costo aggiuntivo.

Un secondo edificio all’orizzonte

Andy Keel si sta preparando a costruire un secondo edificio in canapa proprio dietro il primo, una scommessa su un futuro più sostenibile per il settore edile: “Penso che ci vorranno dai 5 ai 10 anni prima di vedere un cambiamento significativo. E credo che quando ci guarderemo indietro tra 20 anni, sarà diventato normale”.

Alla ricerca di materiali più ecologici

La Svizzera è sempre alla ricerca di innovazioni nel campo dell’edilizia. Così, al NEST, un centro di ricerca unico al mondo nella periferia di Zurigo, i ricercatori stanno sviluppando concetti e materiali più ecologici, come i cartoni di latte che, invece di finire nella spazzatura, diventano un utile materiale da costruzione.

Diversi materiali sostenibili sviluppati in questo centro sono già in commercio, ma non è facile interessare i clienti. “Il settore edile oggi è poco propenso a correre rischi perché gli attori investono molto denaro su un lungo periodo. Qui cerchiamo di mostrare come funzionano nella realtà questi nuovi materiali e concetti”, spiega Reto Largo, direttore del NEST.

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Telegiornale 05.06.2025, 20:00

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