Caso Mills, Berlusconi prosciolto

Silvio Berlusconi è stato prosciolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari nell’ambito del processo Mills, poiché il reato si è estinto per pervenuta prescrizione. Lo hanno deciso oggi i giudici milanesi, dopo circa tre ore di camera di consiglio.

La corte ci ha messo 90 giorni per depositare le motivazioni del verdetto. Un lasso di tempo tanto lungo, da rendere quasi impossibile l’ipotesi che l'accusa proponga ricorso in appello. Uno scenario che tuttavia qualcuno ritiene ancora possibile, anche se nell’immediato dopo sentenza non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali.

Il processo era nato nel 2001, quando presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi Mediaset avevano fatto nascere una nuova indagine: questa riguardava un sospetto versamento di 600'000 dollari a David Mills, per ottenere in cambio testimonianze reticenti nei procedimenti sulle mazzette alla Gdf e All Iberian. Il 30 ottobre 2006 questa nuova indagine venne stralciata dal filone principale dell'inchiesta: Berlusconi e Mills furono mandati a processo (iniziato il 13 marzo 2007).

Dopo questo proscioglimento, restano ancora i casi Mediaset, Ruby e Unipol. Nel caso Mediaset, Berlusconi è imputato per frode fiscale riguardo presunte irregolarità commesse nella compravendita di diritti televisivi. Nel processo Ruby invece, è accusato di prostituzione minorile, per presunti atti sessuali compiuti durante alcune feste ad Arcore con la minorenne marocchina Ruby “Rubacuori”, e per concussione, per le pressioni che avrebbe esercitato nei confronti della polizia per far rilasciare la ragazza. Infine c’è il caso Unipol, in cui l’ex presidente del Consiglio è indagato per rivelazione di segreto d'ufficio in una vicenda di intercettazioni ai tempi della scalata alla BNL.