L'agenzia di viaggi Hotelplan, filiale di Migros, continua a navigare nelle cifre rosse. Tra i fattori negativi spiccano soprattutto i risultati catastrofici della filiale italiana. Le misure di compressione dei costi, con le quali l’azienda sperava di invertire la rotta non hanno avuto l'esito sperato.
L'esercizio 2011/12, chiusosi a fine ottobre, segna un calo del fatturato del 13,5% a 1,2 miliardi di franchi, indica oggi l'operatore in una nota. Il calo è imputabile ai prezzi bassi (in parte dovuti al mercato valutario) che l'agenzia ha dovuto praticare e alla situazione economica critica dell'Italia e della Gran Bretagna, paesi in cui la ditta offre le proprie prestazioni.
Anche la cessione della partecipazione maggioritaria nella società russa Ascent Travel, specializzata nell'organizzazione di vacanze invernali con sede a Mosca, ha contribuito alla flessione.
Svizzera: risultato positivo
In Svizzera invece, come ci conferma il CEO di Hotelplan Thomas Stirnimann , il risultato è stato positivo. “Sono personalmente molto soddisfatto del risultato ottenuto. Malgrado una contrazione del fatturato e il grounding della compagnia aerea Hello che ci ha comportato una perdita di un milioni di franchi siamo riusciti, in Svizzera a raggiungere e superare l’utile dell’anno precedente”.
ats/red
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La vicina penisola è in piena crisi e i vostri risultati sono crollati, abbandonerete il mercato italiano?
“E’ vero, ma consideri anche che l’intero mercato dei viaggi e delle vacanze in Italia ha subito un tracollo, si parla del 25 percento in meno rispetto all’anno precedente. Ciò malgrado noi crediamo nel brand. E contrariamente al nostro concorrente più diretto non riteniamo di abbandonare questo mercato e per questo motivo abbiamo messo in atto un’importante riorganizzazione che comporta anche investimenti nel settore tecnologico e della distribuzione”.
La catastrofe della Costa Crociera all’Isola del Giglio quanto ha influito sulla vendita di questo tipo di vacanze?
“La crociera è diventata sempre più popolare. Per farle un esempio le dico solo che, per la primavera, il crociere nel Mediterraneo sono tra le vacanze più richieste in questo momento. L’evento della Concordia ha sicuramente impressionato tutti noi, va detto però che da decenni non è mai accaduto un incidente di questa portata. A parte una giustificata riduzione di prenotazioni nella fase iniziale, il mercato ha ripreso la sua normale richiesta”.
Il Ticino è confrontato da anni con una perdita di pernottamenti, secondo lei come si dovrebbe affrontare questa crisi?
“Vengo sempre con piacere in Ticino, anche per brevi soggiorni. Oggi è importante puntare sulla qualità dei servizi. Sulle strutture alberghiere di livello, ad esempio. Inoltre, un’organizzazione turistica snella e dinamica, che sappia reagire tempestivamente e all’unisono sui diversi mercati, può essere uno strumento utile per cercare di intervenire laddove, ad esempio, si registri un calo di arrivi da un paese piuttosto che da un altro. E’ chiaro che il franco svizzero, una moneta forte, può essere un deterrente ma direi che la qualità dei servizi può ovviare anche a questo”.
Grandi eventi come il Festival del Film di Locarno o Moon & Stars possono ancora essere degli atout importanti per attrarre i turisti svizzeri?
“Sicuramente, sono manifestazioni che danno una grande visibilità e quindi di forte richiamo. Anche Migros ha scelto di investire su Moon&Stars, e ciò per noi significa che questo genere di eventi fa parlare del Ticino come meta turistica, su diversi target di clientela”.