Economia e Finanza

L’export elvetico paga dazio: -3,9%

È il secondo calo trimestrale consecutivo per le merci svizzere, il primo che sconta le tariffe imposte dagli USA, ma il mercato che ha sofferto di più è quello cinese

  • Oggi, 08:45
  • Oggi, 08:53
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Il settore chimico-farmaceutico soffre

  • Keystone
Di:  ATS/Spi 

Dopo un secondo trimestre debole, anche nel terzo trimestre del 2025 il commercio estero elvetico ha registrato un calo. Le esportazioni sono diminuite del 3,9%, a 66,5 miliardi franchi, e le importazioni dello 0,6%. A influenzare in modo determinante l’andamento negativo è stato il settore chimico-farmaceutico. La bilancia commerciale ha chiuso in positivo di 10,2 miliardi di franchi, ma in calo di circa il 20%.

I dati, annunciati martedì dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), includono per la prima volta gli effetti dei dazi doganali del 39% imposti da Washington.

Nel dettaglio, il calo nel settore chimico e farmaceutico è stato del 7,2%. Hanno sofferto anche l’orologeria (-3,7%) e la gioielleria (-3%).

Tutte le destinazioni mostrano il segno meno: in particolare verso l’UE (-5,9%). In calo l’Asia (-3,3%), mentre la Cina (-16,8%) ha registrato un crollo, assieme al Nord America (-8,8%). Tiene l’America Centrale e Latina (+0,1%), trascinata dal Messico (+24,8%).

01:30

Export in calo a luglio

Telegiornale 21.08.2025, 12:30

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