Il gruppo industriale friburghese Liebherr ha realizzato risultati in calo nel 2013. L’utile in confronto all’anno precedente è sceso di quasi un terzo a 443 milioni di franchi, mentre il fatturato consolidato ha perso l’1,4% fermandosi a 10.9 miliardi. La causa è stata il rincaro dell’euro rispetto alle altre monete, in particolare quelle dei mercati emergenti, ha indicato il gruppo a conduzione familiare con sede a Bulle (FR).
Ciò nonostante, gli impiegati sono aumentati di 1’623 unità a livello globale e del 15% nella sola Svizzera, dove a fine anno erano occupate 1’469 persone. Le vendite realizzare nei settori macchine utensili e macchine per il settore minerario sono calate del 4,1% a 6,85 miliardi. Le altre divisioni hanno segnato complessivamente una crescita del 3,5% a 4 miliardi.
All'inizio dell'anno il gruppo ha annunciato il lancio di un vasto progetto sul sito Liebherr Macchine a Bulle: investirà oltre 200 milioni di franchi e creerà 300 impieghi entro il 2020. La società dovrebbe raddoppiare il fatturato che l'anno scorso è stato di 380 milioni.
ATS/Gila