Economia e Finanza

Sika, la lotta continua

Il consiglio d'amministrazione limita i diritti di voto della SWH, l'holding dei fondatori

  • 12.04.2016, 17:53
  • 07.06.2023, 19:10
Paul Hälg

Paul Hälg

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Il braccio di ferro per la guida del gruppo zughese Sika continua: come previsto, il consiglio d'amministrazione ha limitato al 5% i diritti di voto della Schenker-Winkler Holding (SWH) sui principali punti all'ordine del giorno nell'assemblea generale.

Il presidente Paul Hälg ha indicato agli azionisti riuniti a Baar che da luglio il dialogo con la famiglia fondatrice, che controlla il gruppo attraverso la SWH, è interrotto.

Come noto, a fine 2014 la stessa SWH aveva fatto sapere di voler vendere la sua partecipazione (16% del capitale, ma 53% dei diritti di voto) alla francese Saint-Gobin per 2,75 miliardi di franchi. Annuncio che ha fatto salire sulle barricate gli altri proprietari e i quadri aziendali.

Il matrimonio con la società francese è contestato perché, a detta dei contrari, le prospettate sinergie non si realizzeranno e perché non vi sono garanzie per il mantenimento degli impieghi. La transazione non sarebbe quindi nell'interesse dell'azienda, ma unicamente degli eredi Burkard. Da qui la decisione, basandosi sugli statuti, di ridurre il loro diritto di voto. Spetterà comunque alla giustizia decidere se il modo di procedere è corretto.

ATS/dg

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