Con l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente, la popolazione cerca di mettersi al riparo. In Libano il governo calcola un milione di sfollati che fuggono verso Beirut, lasciando il sud del Paese al confine con Israele. Sono assistiti da organizzazioni umanitarie come le Nazioni Unite, che considerano la situazione catastrofica, come afferma Matthew Saltmarsh, portavoce dell’agenzia ONU per i rifugiati, interpellato da SEIDISERA.
“Ci sono circa 850 rifugi collettivi che ospitano oltre 150’000 sfollati. Ma sfortunatamente, molte persone non possono accedere a questi rifugi. Non c’è abbastanza spazio e molte persone sono costrette a dormire fuori. A Beirut, in questo momento, si vedono persone che dormono per strada. Per aiutarli stiamo fornendo un’assistenza di base con materassi, coperte, forniture mediche, cibo e acqua. Cerchiamo di rimettere in sesto i rifugi in modo che possano ospitare queste persone. Ma la situazione è molto preoccupante. E cambia di ora in ora e di giorno in giorno”.
Quali sono gli aiuti che state dando agli sfollati?
“Stiamo fornendo assistenza vitale. Stiamo collaborando con il governo libanese per fornire forniture agli ospedali, kit di pronto soccorso e altri articoli medici. All’interno dei rifugi stiamo distribuendo beni di prima necessità. Forniamo anche quello che chiamiamo sostegno di protezione. Si tratta di cose come il sostegno psicosociale a persone estremamente traumatizzate. C’è un certo livello di forniture all’interno del Paese, ma stiamo per portarne altre. Tuttavia è un ambiente molto pericoloso in cui lavorare. Ci sono attacchi in tutto il Paese e questo rende molto pericoloso per la nostra organizzazione lavorare sul posto”.
E queste persone dove stanno andando? Dove sono dirette?
“La maggior parte degli sfollati rimane nel Paese. Si tratta di un misto di libanesi ma anche di rifugiati siriani. La guerra siriana è iniziata nel 2011 e il Libano ospita 1,5 milioni di rifugiati siriani. Quindi gli sfollati provengono da entrambe le comunità. Inoltre, alcune persone hanno lasciato il Paese e hanno attraversato il confine con la Siria. Le ultime cifre di cui disponiamo parlano di circa 120’000 persone che hanno attraversato il confine con la Siria. Si tratta di libanesi, ma anche di rifugiati siriani che sono tornati a casa. E naturalmente la situazione in Siria, sebbene sia più stabile rispetto a qualche anno fa, è ancora preoccupante. È ancora un ambiente molto difficile in cui trovarsi. Ma abbiamo una rete all’interno della Siria. Siamo al confine e lavoriamo con la Mezzaluna Rossa Araba Siriana per fornire aiuti di prima necessità per poi aiutare il governo a portare via le persone dal confine e cercare di trovare soluzioni di accoglienza, che possono essere alloggi temporanei, ma in alcuni casi sono anche persone che in Siria hanno un posto dove stare e hanno bisogno di essere accompagnati lì”.
L'allargamento del conflitto mediorientale
SEIDISERA 02.10.2024, 18:34