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“Attentatore Trump non ha sparato né a Trump né ad agenti” 

Lo conferma il Secret Service - Nel frattempo dai tabulati telefonici emerge che Ryan Routh, sorpreso con un fucile, ha circolato nei pressi del club per 12 ore prima di essere fermato da un agente

  • 16 settembre, 22:50
  • 17 settembre, 08:29

Nuovo attentato a Trump

Telegiornale 16.09.2024, 20:00

  • Keystone
Di: ATS/ANSA/RSI Info 

Ryan Routh, l’uomo accusato di aver tentato di uccidere Donald Trump, non ha sparato colpi né al tycoon ne’ agli agenti del Secret Service. Lo ha detto Ronald Rowe, il direttore ad interim dell’agenzia, in una conferenza stampa in Florida.

L’Fbi, dal canto suo, ritiene che l’attentatore di Trump abbia agito da solo”. Lo ha detto l’agente speciale Jeffrey B. Veltri in una conferenza stampa a Miami. “Non abbiamo informazioni che stesse lavorando con qualcun altro”, ha spiegato.

Intanto le indagini sul tentato assassinio di Trump proseguono senza sosta. L’Fbi, il Secret Service e la polizia non intendono lasciare nulla di intentato. I nodi da sciogliere sono molti, dalla sicurezza dell’ex presidente all’attentatore. Non è infatti chiaro come Ryan Routh sapesse che il tycoon avrebbe giocato al club di golf di West Palm Beach e il timore è quello della presenza di una talpa all’interno dello staff. I tabulati telefonici indicano che l’uomo ha circolato nei pressi del club per 12 ore prima di essere fermato da un agente del Secret Service.

Contro Routh sono stati mossi per il momento due capi di accusa per reati federali: uno riguardante il possesso illegale di un’arma in quanto condannato in precedenza e l’altro per il numero seriale del suo fucile parzialmente cancellato. Due crimini per i quali rischia fino a 20 anni di carcere (e mezzo milione di dollari di multa), ma ai quali probabilmente se ne aggiungeranno altri nel corso delle prossime udienze, una delle quali è già stata fissata per il 23 settembre.

Alla sua prima apparizione in aula, l’attentatore si è presentato con indosso l’uniforme carceraria e le mani e i piedi legati. Al giudice ha fornito informazioni generiche, quali il suo salario da 3’000 dollari al mese e il possesso di due camion. Routh ha ammesso di avere un figlio che, saltuariamente, lo aiuta economicamente.

Inizialmente si pensava che avesse anche una figlia, alla quale era registrata la targa dell’auto, un suv Nissan nero, su cui è stato fermato. La targa invece è risultata rubata. Routh è stato fermato sull’autostrada I-95 circa 45 minuti dopo che un agente del Secret Service lo aveva messo in fuga dal campo da golf dopo aver individuato la canna del suo fucile fra i cespugli e aver aperto il fuoco, senza dargli tempo di sparare colpi. La posizione che Routh aveva scelto per agire è quella tradizionalmente preferita da fotografi e paparazzi per immortalare Trump.

Fuggendo, Routh si è lasciato alle spalle due zaini, un Ak-47 e una telecamera GoPro, con la quale - secondo gli inquirenti - voleva riprendere la sua azione. Un testimone oculare lo ha visto fuggire e ha fornito alla polizia la foto del veicolo su cui è scappato e della targa, facilitando la sua cattura. Quando è stato fermato era calmo e non ha mostrato particolari emozioni, hanno riferito le autorità.

Il secondo tentato assassinio di Trump in due mesi riaccende l’attenzione sulla sicurezza dell’ex presidente, rafforzata dopo l’attentato a Butler, Pennsylvania, in luglio. Il Secret Service in questo caso ha svolto diligentemente il suo lavoro, ma il nodo della difficoltà di difendere Trump resta. La sicurezza che lo circonda è ovviamente minore di quando era alla Casa Bianca: se fosse stato ancora presidente l’intero perimetro del campo da golf sarebbe stato sorvegliato, ha messo in evidenza il sindaco della contea di Palm Beach Ric Bradshaw. Nei panni di ex, però, fa i conti con un numero inferiore di agenti e, quindi, con una sicurezza ridimensionata. A questo si aggiunge la passione di Trump per i comizi all’aperto, come quello di Butler, e per il golf. Ed è risaputo, fra le forze dell’ordine, che controllare un intero campo da golf presenta enormi difficoltà.

Il Dipartimento di Giustizia userà “ogni risorsa disponibile” per le indagini sul tentato assassinio di Donald Trump. Lo ha assicurato il ministro della Giustizia, Merrick Garland. “L’intero dipartimento si sta coordinando con le forze sul terreno. Lavoreremo senza sosta”, ha detto Garland.

Nel frattempo emerge che Ryan Routh aveva scritto un libro autopubblicato su Amazon nel quale diceva ai lettori che erano “liberi di uccidere” il tycoon, che viene definito un “folle”, “idiota” e “buffone”. A corredo del testo di 291 pagine sconclusionato e delirante ed intitolato “La guerra dell’Ucraina impossibile da vincere dell’Ucraina”, ci sono immagini crude di soldati e civili provenienti da conflitti in tutto il mondo.

Nuovo attentato a Trump

Telegiornale 16.09.2024, 20:00

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