Nessuna sospensione delle forniture militari a Israele e un approccio più severo al dossier dell’immigrazione alla frontiera sud degli Stati Uniti. Sono alcuni degli orientamenti che Kamala Harris ha espresso, nella notte fra giovedì e venerdì, nella prima intervista televisiva da lei rilasciata dopo la sua “nomination” da parte dei democratici per la corsa alla Casa Bianca.
L’attuale vicepresidente, affiancata durante l’intervista dal compagno di corsa Tim Walz, ha espresso l’intenzione di promuovere una nuova legge per il controllo delle frontiere e ha promesso di “far rispettare le nostre leggi” contro gli attraversamenti illegali. Harris ha quindi riaffermato il sostegno del presidente Biden a Israele, respingendo gli inviti, espressi da alcuni politici democratici, a riconsiderare le forniture di armi allo Stato ebraico. Affermando di sostenere un “Israele forte”, ha tuttavia sottolineato la necessità di “ottenere un accordo” per porre fine al conflitto che insanguina ormai da 11 mesi la Striscia di Gaza.
RG 07.00 del 30.08.2024 - Il corrispondente Andrea Vosti, in collegamento da Washington con Veronica Alippi
RSI Info 30.08.2024, 07:24
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La candidata dei democratici ha difeso il bilancio dell’amministrazione Biden sul fronte della lotta all’inflazione, sottolineando che il Governo aveva ereditato un quadro economico devastato dalla crisi pandemica e dalla cattiva gestione della situazione da parte di Donald Trump. Ha inoltre dichiarato di non voler più vietare il cosiddetto fracking, il metodo di fratturazione idraulica per l’estrazione di idrocarburi dal sottosuolo. “Possiamo sviluppare un’energia pulita senza” vietare questa tecnologia, ha dichiarato. Essa, attualmente, dà lavoro a molte persone segnatamente in Pennsylvania, uno degli Stati considerati determinanti per l’esito delle presidenziali.
“Gli statunitensi sono pronti a voltare pagina” ha affermato Harris, evocando quindi la possibilità di designare anche un repubblicano nell’Esecutivo nel caso di una sua vittoria elettorale. “È importante avere attorno al tavolo, quando si prendono talune decisioni fra le più importanti, una diversità di opinioni”, ha osservato in proposito la candidata dei democratici.
La nomination di Harris, dopo l’uscita dalla corsa del presidente Biden, sta ridando slancio alla campagna dei democratici. Secondo un sondaggio presentato ieri, martedì, è ora accreditata del 45% dei consensi a fronte del 41% per Trump. Altri sondaggi inoltre, più nel dettaglio, le attribuiscono ora vantaggi in Georgia, Michigan, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin.