Armi, droga, musica trap e tatuaggi. Tanti tatuaggi. Sono questi gli ingredienti dei video clip del gruppo 167 Gang diffusi in rete. E proprio per una questione di droga è finito in manette uno dei membri fondatori della “gang”, accusato dalle autorità italiane di aver avuto un ruolo apicale in un giro di armi e droga smantellato dalla squadra mobile della questura di Varese. L’inchiesta, riferiscono i media italiani, è partita da Malnate, a due passi dal confine con il Ticino, e ha portato oggi al fermo di 19 persone.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Varese, ha preso avvio da servizi di monitoraggio e controllo di un’area boschiva nel comune interessata dal fenomeno dello spaccio di droga, dove operava una postazione di spaccio gestita da tre altre tre persone finite pure loro in manette. Secondo quanto riferito dagli inquirenti citati dall’agenzia ANSA, era proprio il trapper a rifornirli di droga e armi.

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