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Arrestato capo ultrà dell'Inter

Fermato Marco Piovella dei Boys S.A.N., indagato anche Nino Ceccarelli, leader dei Viking, per la vicenda degli scontri culminati con la morte di un hooligan

  • 31.12.2018, 14:06
  • 22.11.2024, 23:22
00:23

RG 12.30 del 31.12.2018 Ultras interisti

RSI Info 31.12.2018, 14:04

  • archivio ansa

Le forze dell'ordine italiane hanno arrestato Marco Piovella, il capo ultras dei Boys S.A.N. (curva dell'Inter) nell'ambito dell'inchiesta sugli scontri avvenuti prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre scorso.

Negli scontri, lo ricordiamo, ha perso la vita un ultrà del Varese calcio D. B., tra i capi di un gruppo neofascista e tra i presunti assalitori dei tifosi napoletani. L'ultrà del Varese (i cui tifosi sono gemellati con l'Inter) era anche socio di una ditta con sede a Contone.

Secondo la procura di Milano, che ha chiesto la convalida dell'arresto per tre tifosi interisti, gli scontri pre-partita sono stati un vero e proprio "combattimento" culminati, appunto, con un morto e quattro feriti, uno dei quali colpito con una roncola.

Nato a Pavia nel 1984 Piovella, soprannominato "il rosso" si era recato in questura dopo che era stato indicato da Luca Da Ros, uno dei primi tre arrestati, come l'ispiratore dell'agguato ai tifosi napoletani. Secondo quanto si è appreso dagli investigatori i capi d'accusa ipotizzati nei confronti di Piovella comprendono anche l'omicidio. Secondo le indagini, infatti, l'indagato (ma anche altre persone) potrebbe essere tra coloro che hanno partecipato più da vicino alle azioni durante le quali è morto D. B.

Tra gli indagati compare anche Nino Ciccarelli, fondatore e leader degli ultras interisti "Viking", con alle spalle già 12 anni di carcere.

Restano dietro le sbarre altri tre ultras interisti: Luca Da Ros, Francesco Baj e Simone Tria.

ATS/M. Ang.

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