Cresce la tensione tra Turchia e Unione europea sulla liberalizzazione dei visti. Dopo che il premier turco Amhet Davutoglu ha minacciato di far saltare il patto con l'Europa se essa non sarà concessa a giugno, sulla questione è intervenuto Jean-Claude Juncker. Il presidente della Commissione europea, nel suo intervento al Consiglio d'Europa, ha dichiarato che "i criteri non saranno annacquati".
Ricordiamo che l'accordo sulla gestione della crisi dei migranti fissa l'esenzione a giugno, a patto che Ankara soddisfi tutti i requisiti previsti dalle procedure UE. La prossima relazione decisiva è prevista per l'8 maggio.
Durante il colloquio Juncker e Davutoglu hanno discusso anche della necessità di riconoscere le stesse tutele dei siriani anche ai profughi di altre nazionalità. Elemento essenziale per procedere con i rimpatri delle migliaia in attesa nei centri delle isole greche dell'Egeo, dando il via all'applicazione dello "schema uno a uno" (per ogni profugo siriano entrato illegalmente in UE riaccompagnato in Turchia, uno in attesa nei campi sarà reinsediato in UE).
ATS/ANSA/M.Ang.