Il presidente argentino Javier Milei ha ottenuto una vittoria oltre le aspettative nelle elezioni legislative di metà mandato. Erano in gioco la metà dei seggi alla Camera dei deputati e un terzo di quelli del Senato. Con il 41% dei voti a livello nazionale il suo partito “La Libertà Avanza” ha superato di due milioni di voti il movimento peronista e si prepara a diventare la seconda forza in Parlamento. Alleandosi con altre sigle moderate o con i partiti regionalisti, Milei potrà inoltre contare sulla maggioranza parlamentare, condizione necessaria per poter imporre delle riforme e trovare un sostegno forte alle decisioni dell’esecutivo.
Nel suo discorso subito dopo lo spoglio il presidente ha posto l’accento sulla nuova fase per i suoi prossimi due anni di mandato alla Casa Rosada “Adesso siamo pronti per rafforzare il cammino riformista, pensiamo a grandi cambiamenti per consolidare la crescita e decollare definitivamente verso il progresso e la libertà economica. Gli argentini hanno votato per il cambio e possiamo metterci definitivamente alle spalle l’epoca della decadenza e del populismo”.
Le elezioni erano viste come il banco di prova più importante per testare la sua rivoluzione ultraliberista. In due anni Milei è riuscito a risanare in parte i conti pubblici e ad abbassare l’inflazione, ma il costo sociale dei tagli alla spesa pubblica è stato molto forte, con diverse proteste da parte di sindacati e movimenti sociali. L’opposizione peronista sperava anche per questo in un voto castigo, ma il presidente ha retto la prova delle urne riuscendo anche a vincere nella strategica provincia di Buenos Aires, che conta un terzo degli elettori ed è da sempre un bastione del movimento peronista.
Ora si aspetta lo sblocco del credito straordinario di 40 miliardi di dollari promesso da Donald Trump all’Argentina, un intervento necessario per tranquillizzare i mercati e permettere al paese sudamericano di pagare le prossime rate del debito estero. Sul fronte politico Milei è pronto a disegnare delle riforme in campo tributario, previdenziale e della legislazione sul lavoro. A partire dal 10 dicembre, data di insediamento dei deputati e senatori eletti, potrà contare su un terreno ben più amichevole in sede legislativa.

Test alle urne per Milei
Telegiornale 25.10.2025, 20:00








