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Condannato l'erede Samsung

Lee Jae-yong, figlio del fondatore, dovrà scontare 5 anni di carcere per i reati di corruzione e frode

  • 25.08.2017, 11:09
  • 23.11.2024, 04:31
L'erede dell'impero Samsung, Lee Jae-Yong

L'erede dell'impero Samsung, Lee Jae-Yong

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La magistratura sudcoreana ha condannato Lee Jae-yong, vicepresidente dell'impero Samsung, a cinque anni di prigione. Il leader de facto ed erede della famiglia fondatrice del gruppo è stato riconosciuto colpevole di corruzione, appropriazione indebita e altri reati, oltre che di falsa testimonianza. La procura aveva chiesto 12 anni, accusando Lee Jae-yong di corruzione, appropriazione indebita, trasferimento illegale di fondi all'estero, occultamento delle prove e falsa testimonianza nell'ambito del complesso scandalo su corruzione e influenza politica che ha colpito l’ex presidente sudcoreana Park Geun-hye (ora in attesa di giudizio).

Il gruppo Samsung, con filiali in 58 paesi, pesa un quinto dell'economia sudcoreana e pare ormai essersi ripreso dal disastro economico causato dalle batterie difettose (ed esplosive) dei suoi smartphone: l'ultima trimestrale ha raggiunto il record di 10 miliardi di dollari.

AP/M. Ang.

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