Dopo gli incendi, divampano le polemiche

L’ordine di evacuazione imposto dalle autorità nel sud della California è stato revocato, lo Stato americano è stato confrontato negli scorsi giorni con vasti incendi, ora per la maggior sotto controllo. Passata l’emergenza, si riaccende tuttavia lo scontro politico tra il Governatore, il democratico Gavin Newsom, e il presidente Donald Trump.

E che tra i due non scorra buon sangue non è una novità: Newsom e Donald hanno battibeccato più volte, sempre sul tema dei cambiamenti climatici, invocati dal primo come una tra le principali cause di quanto sta accadendo negli ultimi anni in California, ma apertamente negati dall’inquilino della Casa Bianca.

A riaccendere la miccia è stata un'intervista di Newsom pubblicata ieri, domenica, sul New York Times, nella quale ha attaccato la politica del governo federale.

"Le leggi per lottare contro i cambiamenti climatici vengono smontate, ha affermato il governatore, ma poi si deve correre ai ripari approvando richieste per adottare lo stato di emergenza”. In poche parole, il messaggio di Newsom, e che a Washigton si mette una pezza, ma non si fa nulla per contrastare le cause del problema.

"Basta aiuti federali"

La risposta di Donald Trump, non si è fatta attendere. Via Twitter ha minacciato - come aveva già fatto lo scorso anno- di privare la California degli aiuti federali: “Tutti gli anni Newsom chiede aiuti finanziari. Ora basta, che prenda in mano la situazione”, ha scritto il presidente, che ha accusato il governatore californiano di aver mal gestito l'emergenza incendi.

Emergenza, che accantonate le polemiche, è costantemente monitorata dai pompieri. Sono 40’000 gli ettari finora divorati dalle fiamme, mentre si lotta ancora per contenere l'incendio a un centinaio di chilometri a nord ovest di Los Angeles