Gli oltre trecento lavoratori sudcoreani arrestati in Georgia saranno rilasciati e rimpatriati. È questo l’esito dei negoziati con gli Stati Uniti avviati dalla diplomazia in seguito a un recente blitz anti-immigrazione in uno stabilimento americano di Hyunday Motor e LG Energy Solution. Lo ha reso noto domenica l’ufficio del presidente sudcoreano.
“Grazie alla risposta rapida e unitaria, i negoziati per il rilascio dei lavoratori arrestati sono stati conclusi” ha dichiarato Kang Hoon-sik, capo dello staff del presidente Lee Jae Myung. “Restano solo le procedure amministrative. Una volta completate, un volo charter partirà per riportare a casa i nostri cittadini”.
Le autorità statunitensi, tramite l’Immigration and Customs Enforcement, il servizio dogane e immigrazione, avevano arrestato 450 lavoratori, tra cui oltre trecento sudcoreani. Il raid aveva provocato la reazione del governo della Corea del Sud, che aveva espresso “preoccupazione e rammarico”. Le autorità americane avevano spiegato che la retata e gli arresti facevano parte di un’indagine su individui privi di documenti.

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Notiziario 05.09.2025, 14:00
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