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Due italiani ad Alligator Alcatraz

Il nuovo centro di detenzione per migranti illegali nelle paludi della Florida è descritto da uno dei due come “un campo di concentramento” - La Farnesina: “Massima attenzione”

  • Ieri, 22:14
  • Ieri, 22:19
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L'entrata di Alligator Alcatraz ad Ochopee in Florida

  • EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH
Di: ANSA/Reuters/joe.p. 

Centinaia di persone sono detenute ad Alligator Alcatraz, il nuovo carcere per migranti illegali che sorge sulle paludi della Florida, le famose Everglades popolate da alligatori, coccodrilli e pitoni; tra loro ci sono anche due italiani e uno dei due lo descrive come “un campo di concentramento”. Secondo quanto si apprende si tratta dell’italo-argentino Fernando Eduardo Artese, 63 anni, e del siciliano Gaetano Cateno Mirabella Costa, di 45.

Fernando Eduardo Artese è stato arrestato a fine giugno poco prima di imbarcarsi in un viaggio con la figlia Carla che li avrebbe portati dalla Florida alla California, e poi in Argentina e Spagna. I due volevano documentare la loro traversata aprendo un canale YouTube dal nome “Argentinomade”. Qualche ora prima di partire, però, Artese è stato arrestato vicino a Jupiter, in Florida, con un mandato di cattura legato a un’accusa di guida senza patente di marzo scorso. “Non lo vediamo dal 25 giugno, ed è ad Alcatraz dal 3 luglio”, ha detto la figlia assicurando che il padre voleva lasciare gli Stati Uniti.

Ai microfoni del Tampa Bay Times, Artese ha descritto la prigione come “un campo di concentramento. Ci trattano come criminali, è una ricerca di umiliazione”. “Siamo tutti lavoratori e persone che lottano per le nostre famiglie”, ha aggiunto.

Gaetano Cateno Mirabella Costa invece vive in Florida da alcuni anni anche se è originario della Sicilia, di Fiumefreddo, a Catania. Il 3 gennaio del 2025 - emerge dal sito dello sceriffo della contea di Marion - è stato arrestato per possesso di droga e liberato qualche giorno dopo. Il 17 marzo è stato nuovamente arrestato e poi rilasciato il 22 marzo. Non è chiaro quando sia stato portato nel centro della Florida.

La Farnesina: “Massima attenzione”

“Il Consolato Generale d’Italia a Miami e l’Ambasciata d’Italia a Washington stanno seguendo la vicenda con la massima attenzione, mantenendosi in costante contatto con i famigliari dei connazionali e continuando a interessare le Autorità dell’Immigration and Customs Enforcement per reperire informazioni aggiornate sullo stato di salute dei connazionali e sulle tempistiche previste per il loro rimpatrio”. Lo riferisce la Farnesina.

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Donald Trump, Kristi Noem e Ron DeSantis passeggiano del nuovo carcere, simbolo del corso ultra-repressivo dell’amministrazione USA contro i migranti illegali

  • AP Photo/Evan Vucci

Un carcere voluto da Trump

Il carcere di Alcatraz Alligator è stato fortemente voluto da Trump per mostrare il suo pugno duro contro i migranti. Il presidente lo ha visitato e pur ammettendo che è un centro “controverso” ha sottolineato che non gliene “frega nulla”.

E la scorsa settimana scorsa Kristi Noem, la Segretaria della Sicurezza Interna degli Stati Uniti ha dichiarato di aver parlato con cinque Stati a guida repubblicana per costruire altri siti di detenzione ispirati alla struttura che ha visto la luce in Florida.

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