La Francia, gravata da un debito che ha superato martedì la soglia dei 2’000 miliardi di euro, continuerà nel 2015 il programma di taglio della spesa pubblica, con 7,7 miliardi di risparmi sui costi dello Stato e dei suoi operatori. È quanto prevede la legge di bilancio per il prossimo anno, presentata mercoledì dal ministro delle finanze Michel Sapin.
La spesa pubblica calerà così dal 56,5% del PIL nel 2014 al 56,1% nel 2015, per poi continuare a scendere (55,5% nel 2016 e 54,5% nel 2017). Tuttavia, il pareggio di bilancio arriverà solo nel 2019 e non nel 2017 come previsto dall'ultima manovra finanziaria. Anzi, fino proprio al 2017, in barba ai dettami dell'austerità europea, il deficit resterà al di sopra del 3% del PIL.
Ai tagli alla spesa si aggiungeranno “almeno 4 miliardi di euro di cessioni di attivi”, ha precisato Sapin. Calerà invece leggermente il tasso di imposizione obbligatorio globale (l'insieme delle tasse e dei contributi sociali obbligatori pagati da privati e aziende in percentuale sul Pil) dello 0,1% annui per 3 anni.
Red.MM/ATS/Swing
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RG 18.30 del 01.10.14 - La corrispondenza di Antonio Pollio Salimbeni