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Francia, vietato discriminare in base ai capelli

L’Assemblea nazionale ha approvato un nuovo disegno di legge - Il testo passa ora al vaglio del Senato

  • 29.03.2024, 12:41
  • 29.03.2024, 12:41
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RG 12.30 del 29.03.2024 - Il servizio di Annalisa Cappellini

RSI Info 29.03.2024, 12:18

  • Keystone
Di: RG/RSI INFO 

In Francia sarà vietato discriminare le persone in base ai loro capelli sul posto di lavoro. L’Assemblea nazionale ha appena approvato un disegno di legge che permetterà di penalizzare qualsiasi discriminazione sul posto di lavoro basata su taglio, colore, lunghezza o tipo di capigliatura. Il progetto passa ora all’esame del Senato.

Sarà quindi vietato chiedere a chi porta treccine o dreadlocks di toglierle. E sarà proibito anche discriminare le persone con i capelli rossi o i calvi, per esempio. Una misura che mira proteggere soprattutto le donne di origine africana, che spesso vengono costrette ad adattarsi alle norme eurocentriche.

Secondo Olivier Serva, il deputato all’origine della misura, alle donne di origine africana, infatti, viene spesso chiesto di modificare la loro pettinatura naturale per portare capelli lisci o raccolti, considerati più adatti al mondo del lavoro. Il problema però riguarderebbe anche le persone caucasiche, anche se in maniera molto più limitata: una donna bionda su tre sceglie di tingersi i capelli per avere più successo al lavoro.

È difficile misurare realmente il fenomeno, ma in Francia sono molte le personalità pubbliche che hanno subito violenti critiche e addirittura molestie online per i loro capelli afro. Tra loro ci sono l’ex ministra della Giustizia Christiane Taubira e l’ex portavoce del governo Sibeth Ndiaye. La discriminazione sulla base dei capelli sul posto di lavoro è già vietata per legge in varie località statunitensi, come la California e la città di New York.

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