Nel cuore delle Montagne Rocciose canadesi, i leader del G7 hanno firmato una dichiarazione congiunta che condanna fermamente l’Iran come “fonte principale di instabilità e terrorismo” in Medio Oriente, ribadendo che Teheran “non potrà mai disporre di un’arma nucleare”. Il documento, sottoscritto anche dal presidente statunitense Donald Trump, riafferma il diritto di Israele a difendersi, ma chiede con forza una de-escalation delle ostilità, incluso un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza.
La dichiarazione è stata pubblicata prima della conclusione ufficiale del vertice, a causa della partenza anticipata di Trump, che ha lasciato il summit tra molte incertezze. “Devo tornare al più presto, è una cosa importante”, ha detto il presidente americano, alimentando timori di un possibile intervento militare contro l’Iran, soprattutto dopo un post allarmante sui social in cui invitava la popolazione a evacuare Teheran.
Tuttavia, secondo quanto riportato dal sito Axios, l’amministrazione statunitense starebbe ancora perseguendo la via diplomatica. È in discussione un incontro tra l’inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, già entro la settimana.
Nel frattempo, il conflitto tra Israele e Iran continua a intensificarsi, con scambi di missili e minacce che si susseguono da cinque notti consecutive. Il presidente francese Emmanuel Macron ha messo in guardia contro l’illusione di un cambio di regime imposto con la forza, definendolo “un errore strategico”.
Il vertice del G7, che avrebbe dovuto concentrarsi su commercio e clima, è stato inevitabilmente dominato dalla crisi mediorientale. La partenza anticipata di Trump ha anche fatto saltare l’incontro bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ha lasciato in sospeso le discussioni sulle sanzioni contro la Russia.
Nonostante tutto, il premier canadese Mark Carney è riuscito a evitare fratture evidenti tra i leader, mentre sul fronte commerciale si registrano progressi tra Stati Uniti, Regno Unito e Canada. L’Unione Europea, dal canto suo, ha annunciato l’intenzione di accelerare i negoziati per un accordo equo con Washington.

Il G7 guarda al Medio Oriente
Telegiornale 16.06.2025, 20:00