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Il PKK annuncia la propria dissoluzione

Il Partito dei lavoratori del Kurdistan mette fine alla lotta armata con le autorità turche, rispondendo all’appello del suo leader Abdullah Öcalan

  • 12 maggio, 08:50
  • 12 maggio, 22:45
01:34

RG 12.30 del 12.05.2025 La corrispondenza di Filippo Cicciù

RSI Info 12.05.2025, 13:15

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Di: AFP/pon 

Il PKK - Partito dei lavoratori del Kurdistan - ha annunciato lunedì la propria dissoluzione dopo quattro decenni di lotta contro lo Stato turco nel quale sono morte in tutto 40’000 persone. Lo ha comunicato l’agenzia pro-curda ANF. La decisione è stata presa nel corso del 12mo congresso, che si è tenuto la scorsa settimana, ed era nell’aria.

Il 27 febbraio infatti, il leader storico Abdullah Öcalan aveva esortato il partito a deporre le armi, dal carcere sull’isola di Imrali in cui è detenuto da 26 anni. Questo in seguito a un processo negoziale con Ankara, mediato da Devlet Bahceli, principale alleato del presidente Recep Tayyip Erdogan. Il 1° marzo il PKK aveva risposto favorevolmente all’appello, annunciando un cessate il fuoco.

Erdogan aveva parlato allora di una “opportunità storica” per il Paese di 85 milioni di abitanti, dei quali si stima che il 20% appartenga alla minoranza curda.

Ankara: “Nessuna autonomia regionale”

La presidenza della Repubblica turca ha tuttavia escluso lunedì l’ipotesi di un’autonomia regionale curda, in seguito allo scioglimento e al disarmo del PKK.

“L’affermazione secondo cui dopo questa decisione ci sarà un’amministrazione autonoma e federale con un emendamento costituzionale è disinformazione”, ha dichiarato la direzione per le comunicazioni della presidenza turca, dopo che lo storico turco Naim Baburoglu ha affermato durante una trasmissione televisiva che dopo lo scioglimento del PKK la Turchia avrebbe intrapreso la strada del federalismo regionale.

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Il PKK annuncia il cessate il fuoco

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