di Emiliano Guanella
Una realtà a due facce: mentre la nazionale argentina guidata dal Tata Martino e con un Messi stratosferico vola in finale della Coppa America che si sta disputando in Cile, i tifosi digeriscono controvoglia le ultime rivelazioni sul capitolo locale del FIFAgate, lo scandalo che sta sconvolgendo il mondo del calcio.
Una serie di intercettazioni telefoniche filtrate dalle indagini guidate dall'FBI hanno rivelato il potere dell’eterno presidente della Federcalcio nazionale Julio Grondona, deceduto un anno fa. Grondona sceglieva gli orari e le date delle partite, poteva definire gli arbitri per favorire uno squadra o l’altra, indicava i nomi dei giocatori da spedire e quelli invece da graziare dal controllo anti-doping alla fine degli incontri.
Quello di Julio Grondona è stato un regno assoluto: per 35 anni è stato padre padrone del calcio sudamericano e alleato di ferro del presidente della FIFA Joseph Blatter, che lo scelse come vice a capo della strategica commissione finanza e diritti tv dell’istituzione. Un’alleanza di ferro basata su interessi comuni e che ora viene analizzata nel dettaglio dalle autorità americane, che hanno già inquisito o arrestato buona parte del gotha del calcio sudamericano.
Per Ezequiel Fernandez Moores, una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo argentino, non è possibile, da addetto ai lavori ma anche da semplice appassionato, fingere di essere sorpresi di fronte agli episodi che, piano a piano, stanno venendo alle luce.
Il giornalista de La Nacion segue il calcio argentino dal 1978
L'intervista a Ezequiel Fernandez Moores
RSI Info 01.07.2015, 12:59
Contenuto audio
I tifosi argentini, famosi per la loro devozione alla camiseta della squadra del cuore e della seleccion, accusano il colpo. L’idea di una grande trama capace di condizionare il risultato di alcune partite mediante mirate designazioni arbitrali o altri tipi di favoritismi, non smorza la passione popolare, ma getta un certo scetticismo generale rispetto alla veridicità di tornei e campionati.
I pareri dei tifosi argentini
RSI Info 01.07.2015, 13:01
Mentre la nazionale cilena sogna di vincere per la prima volta e davanti ai propri tifosi la Coppa America, il futbol sudamericano entra così in una spirale difficile, con i vertici delle diverse federazioni semi-decapitati dall’inchiesta statunitense e il malcontento e diffidenza generale fra gli appassionati. Il genio di Messi e la sete di trionfo dei cileni da soli potranno sì garantire novanta minuti di emozioni nella finale dello stadio Nacional di Santiago, ma a festeggiamenti conclusi i problemi di fondo rimarranno e si fa sempre più forte la necessità, con le inchieste giudiziarie in corso, di recuperare la fiducia nella genuinità dei risultati e nello sport in generale.