Martedì il presidente americano Donald Trump ha firmato il decreto che aumenta dal 25% al 50% i dazi doganali sulle importazioni di acciaio e alluminio. Questi due settori sono considerati strategici dall’inquilino della Casa Bianca. La nuova sovrattassa è entrata in vigore mercoledì alle 6.01 ora svizzera.
“Ho ritenuto necessario aumentare i dazi doganali sull’acciaio e sull’alluminio al fine di adeguare le importazioni per garantire che non mettano a repentaglio la sicurezza nazionale”, si legge nel decreto. Secondo il presidente USA “questi nuovi dazi doganali saranno più efficaci nel combattere l’eccesso di produzione a basso costo proveniente da Paesi stranieri che mina la competitività delle industrie dell’acciaio e dell’alluminio degli Stati Uniti”.
“Sebbene i dazi doganali imposti finora abbiano fornito un sostegno essenziale ai prezzi sul mercato americano, non hanno permesso a queste industrie di sviluppare e mantenere un tasso di utilizzo della capacità produttiva sufficiente per la loro sostenibilità e in considerazione delle esigenze della difesa nazionale”, si legge nel testo del decreto.
Martedì sera, il governo canadese ha dichiarato in un comunicato che tali dazi doganali sono “illegali e ingiustificati”. Gli ha fatto eco il ministro dell’Economia messicano Marcelo Ebrard, il quale ha indicato che chiederà “che il Messico sia escluso” da tali sovrattasse, definendo la misura “ingiusta, insostenibile e inopportuna”.
La sovrattassa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio da parte degli Stati Uniti era entrata in vigore a metà marzo. Si è trattato di una delle prime decisioni in materia prese da Donald Trump dal suo ritorno alla Casa Bianca.
Trump raddoppia dazi su acciaio
Telegiornale 31.05.2025, 12:30