Barack Obama, in un’intervista rilasciata domenica, ha ribadito che gli Stati Uniti non invieranno truppe di terra in Iraq. “Non vogliamo un’altra guerra” come quella del 2003, ha detto, precisando però che l’azione di lotta allo Stato islamico (IS) avrà una componente militare.
“Degraderemo sistematicamente le loro capacità, ridurremo il territorio che controllano e infine li sconfiggeremo”, ha assicurato.
Il capo della Casa Bianca presenterà entro mercoledì una strategia che sarà simile alle campagne antiterroristiche degli ultimi anni. Ha ricordato che gli Stati Uniti faranno parte della coalizione di 10 paesi che effettueranno raid aerei e offriranno supporto alle truppe del Governo iracheno che combattono nella regione.
Alla domanda se dei bombardamenti verranno effettuati anche in Siria, Obama ha risposto che Washington “colpirà i membri e le attività dell’IS ovunque essi siano.”
Durante l’intervista ha inoltre ammesso di essere stato maldestro per essere andato a giocare a golf subito dopo l’annuncio della decapitazione di James Foley, il 20 agosto.
"Sono stato maldestro", ha detto Obama
Ats/ZZ
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