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Israele, cresce il timore di una risposta iraniana

Minaccia sempre più concreta dopo l’attacco contro l’ambasciata di Teheran a Damasco – USA e Francia sconsigliano viaggi ai concittadini - Ancora morti a Gaza e in Cisgiordania

  • 12 aprile, 13:36
  • 12 aprile, 13:36

Israele in allerta per le minacce iraniane

Telegiornale 12.04.2024, 12:30

Di: TG/RSI Info

Israele è in stato di massima allerta, in quanto cresce il timore di una risposta iraniana all’attacco contro l’ambasciata di Teheran a Damasco dello scorso 1° aprile, attribuito allo Stato ebraico.

La minaccia di un attacco iraniano contro Isarele si fa infatti sempre più concreta: alcuni media parlano di giorni, altri di ore. Tanto che gli Stati Uniti hanno chiesto al loro staff diplomatico di non viaggiare all’infuori di Gerusalemme, Tel Aviv o Beersheva. E anche Parigi ha invitato i francesi a non viaggiare in Israele, Iran e Libano.

“Un attacco iraniano – ha affermato il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari – sarebbe la chiara prova delle intenzioni di Teheran di provocare un’escalation in Medio Oriente. In ogni caso, negli ultimi mesi abbiamo migliorato le nostre capacità offensive e sapremo come agire in caso di necessità”

Israele si dice pronto ad ogni evenienza. Ma intanto la diplomazia internazionale - in primis quella americana - è al lavoro, nel tentativo di evitare il peggio.

“Nelle ultime 24 ore il Segretario di Stato Blinken è stato impegnato in una serie di telefonate con le controparti straniere – ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato USA Matthew Miller –, tra cui il Ministro degli Esteri turco, quello cinese e quello saudita, per chiarire che un’escalation non è nell’interesse di nessuno e che i Paesi dovrebbero esortare l’Iran a non provocarla”.

In una telefonata, giovedì il ministro della Difesa israeliano Gallant ha in ogni caso avvertito il suo omologo statunitense che in caso di attacco da parte di Teheran lo Stato Ebraico non resterà con le mani in mano. Lloyd Austin, dal canto suo, ha assicurato il pieno appoggio americano allo storico alleato. Resta solo da capire se, e quando, l’Iran concretizzerà le sue minacce.

Ancora morti a Gaza e in Cisgiordania

Sull’altro fronte, quello tra Israele e Hamas, intanto l‘agenzia palestinese WAFA ha riferito che almeno “29 persone sono state uccise e altre decine ferite in un raid aereo su una casa a Gaza City”. La Wafa ha riportato anche di raid a Nusseirat.

Altri due palestinesi sono stati uccisi venerdì in un raid dell’esercito israeliano nella Cisgiordania occupata, ha riferito sempre l’agenzia di stampa palestinese WAFA. Dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, lo scorso 7 ottobre, la violenza si è intensificata in Cisgiordania, territorio occupato da Israele dal 1967 in violazione del diritto internazionale. Secondo l’Autorità Palestinese, che esercita un parziale controllo amministrativo sulla Cisgiordania, almeno 461 palestinesi sono stati uccisi da soldati o coloni israeliani.

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