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Israele, sale la tensione anche con Hezbollah

Aumentano gli scambi di colpi tra il nord dello Stato ebraico e il sud del Libano - Già 16 i libanesi morti, mentre è in corso la visita di Meloni a Beirut – Almeno 66 morti a Gaza

  • 28 marzo, 13:15
  • 25 settembre, 12:35
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Scambi di colpi tra Israele e Hezbollah

Telegiornale 28.03.2024, 12:30

Di: TG-Coste/dielle 

Nelle ultime ore sta salendo nuovamente la tensione tra Israele e il movimento libanese Hezbollah: gli scambi di colpi tra il nord dello Stato ebraico e il sud del Libano sono infatti aumentati, causando la morte di almeno 16 persone.

All’origine di questa nuova escalation ci sarebbe l’attacco israeliano su un centro medico nel sud del Libano avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, nel quale hanno perso la vita sette i soccorritori, secondo fonti locali.

Israele sostiene di aver colpito con i suoi caccia un complesso militare dove si trovava un importante terrorista che stava pianificando degli attacchi in territorio israeliano. Secondo l’esercito israeliano il terrorista è stato eliminato assieme ai suoi complici.

La risposta di Hezbollah, il movimento islamista sostenuto dall’Iran e alleato di Hamas, si è concretizzata con il lancio di razzi su una località nel nord di Israele, dove è morto un operaio 25enne.

Lo scambio di colpi è poi proseguito e alla fine della giornata di mercoledì il bilancio dei morti è salito a 16 da parte libanese. Oggi (giovedì) si temono quindi delle importanti rappresaglie di Hezbollah.

Il tutto mentre è in corso la visita in Libano di Giorgia Meloni: la premier italiana ha incontrato l’omologo Najib Mikati e dovrebbe andare in visita ai caschi blu italiani dispiegati proprio nel sud infuocato del paese, dove i militari delle Nazioni Unite sono operativi dalla fine degli anni ’70.

Raid israeliani sulla Striscia, almeno 66 morti

Si apre quindi un nuovo fronte di tensione in Medio Oriente, mentre Israele continua i suoi raid sulla Striscia di Gaza, teatro anche giovedì di feroci scontri tra l’esercito israeliano e i combattenti palestinesi di Hamas.

In mattinata il Ministero della Sanità di Hamas ha riferito che almeno 66 persone sono morte a Gaza durante la notte, principalmente a causa di attacchi aerei, mentre un alto funzionario locale ha riferito di combattimenti vicino a Gaza City (a nord) e a Khan Younis (a sud), nell’area degli ospedali Nasser e al-Amal. Allo stesso tempo, l’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito di scontri in varie città della Cisgiordania occupata. Qui, secondo l’esercito israeliano, tre persone sono state ferite da un “terrorista” che è riuscito a fuggire dopo aver sparato con armi automatiche contro diversi veicoli, tra cui uno scuolabus vicino a Gerico. Un uomo di 30 anni è stato gravemente ferito nell’attacco e altri due, un 21enne e un 13enne, sono rimasti leggermente feriti, secondo i servizi di emergenza israeliani.

Intanto i soldati di Tel Aviv stanno pure continuando l’operazione avviata il 18 marzo nel complesso ospedaliero di al-Shifa, a Gaza City. In un comunicato di giovedì, l’esercito ha affermato di aver “eliminato circa 200 terroristi nell’area dell’ospedale” dall’inizio delle operazioni.

Secondo il ministero, nel territorio palestinese sono ormai più di 32’500 le persone uccise dallo scoppio delle ostilità lo scorso 7 ottobre.

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