Le famiglie degli ostaggi israeliani ancora prigionieri di Hamas a Gaza hanno indetto per oggi una giornata nazionale di protesta contro i piani del governo Netanyahu di occupare la striscia. I dimostranti affermano che i piani per prolungare la guerra invece di cercare una tregua non faranno che complicare il rilascio dei loro cari.
Varie università, sindacati e autorità locali sostengono le manifestazioni, alle quali è attesa la partecipazione di decine di migliaia di persone.
Intanto però l’offensiva su Gaza non si ferma: i militari stanno cercando di spingere i residenti a spostarsi verso sud, con una tattica che combina l’assedio ai quartieri settentrionali (dove si soffre la fame) e la distribuzione di tende ai civili, in previsione del loro sfollamento.