Duemila persone domenica pomeriggio hanno protestato con forza (guarda il video) nell'isola Kos, in Grecia — vicino al villaggio di Pyli — contro la costruzione di un nuovo centro di registrazione per rifugiati (cosiddetto "hotspot"). Le forze dell'ordine, in tenuta anti sommossa, hanno fatto uso di gas lacrimogeni e granate assordanti per evitare che il cordone di polizia fosse forzato.
La storia, in realtà, va avanti da diverse settimane: il sindaco e gli abitanti, infatti, pensano che questa novità possa avere ripercussioni negative per il settore turistico. L'isola ospita ogni estate migliaia di visitatori, in particolare inglesi, tedeschi e scandinavi.
Kos e molte altre isole greche del Mar Egeo sono, nel contempo, la porta di ingresso principale dei migranti verso l'Europa. I rifugiati raggiungono la Grecia tramite la vicina costa turca. Il paese, dal canto suo, si è impegnato a completare l'installazione di cinque hotspot sulle isole di Lesbo, Leros, Kos, Samos e Chios.
AFP/px
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