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La Bielorussia libera il Nobel per la pace Bialiatski e altri 123 detenuti

Rilasciati anche i leader dell’opposizione Maria Kolesnikova e Viktor Babariko

  • Un'ora fa
  • 50 minuti fa
Ales Bialiatski in una foto del 2023

Ales Bialiatski in una foto del 2023

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Di: Reuters/AFP/ATS/M. Ang. 

La Bielorussia ha rilasciato 123 prigionieri, tra i quali il Nobel per la pace Ales Bialiatski e gli oppositori Viktor Babariko (un ex banchiere diventato oppositore che, prima del suo arresto, aveva tentato di candidarsi contro Alexander Lukashenko alle contestate elezioni presidenziali dell’agosto 2020) e Maria Kolesnikova (una collaboratrice di Babariko). Tra le persone rilasciate figurano anche altri attivisti per i diritti umani e giornalisti. Lo hanno reso noto i media di stato e la notizia è stata confermata da gruppi di attivisti per i diritti umani.

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha graziato “123 cittadini di diversi Paesi”, ha riferito su Telegram l’account Poul Pervogo, affiliato alla presidenza, senza fornire i loro nomi. L’account precisa che queste liberazioni rientrano nell’ambito degli “accordi conclusi” con il presidente statunitense Donald Trump che prevedono, in particolare, la revoca da parte di Washington, annunciata sabato scorso, delle sanzioni economiche USA contro Minsk.

Babariko era uno dei principali sfidanti del presidente Lukashenko prima di essere incarcerato in vista delle elezioni del 2020, ampiamente denunciate come truccate da gruppi per i diritti umani e osservatori indipendenti, innescando proteste di massa in tutto il Paese, stretto alleato della Russia.

Sabato l’inviato statunitense John Coale ha affermato che la vicinanza tra Lukashenko e il suo omologo russo Vladimir Putin potrebbe essere utile nella difficile mediazione USA in corso per cercare di porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia. Lukashenko “ha una lunga storia con il presidente Putin e ha la capacità di consigliarlo. Questo è molto utile in questa situazione”, ha dichiarato Coale, citato dall’agenzia di Stato bielorussa Belta.

Lukashenko, 71 anni, ha represso diversi movimenti di protesta, i più importante dei quali, nel 2020 e nel 2021, lo avevano seriamente indebolito, spingendolo a chiedere aiuto a Putin. Da allora, Minsk è molto più dipendente dalla Russia, mentre in precedenza Lukashenko aveva cercato di trovare un equilibrio nelle sue relazioni tra il Cremlino e l’Occidente.

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Notiziario

Notiziario 13.12.2025, 16:00

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