Un cambio di nome "simbolico": lunedì la premier francese Elisabeth Borne ha annunciato l'introduzione della nozione di "omicidio stradale" al posto di quella di "omicidio colposo da parte di un conducente". Le pene non cambiano: continuerà a essere punito con il carcere fino a 5 anni e una multa fino a 75'000 euro, oppure a 7 anni e 100'000 euro per le circostanze aggravanti e a 10 anni e 150'000 euro in caso di più aggravanti. "Non cambiamo nient'altro, cambiamo solo il nome dell'incidente", aveva detto Matignon domenica.
Le associazioni delle vittime e gli avvocati intervistati dall'AFP non hanno nascosto la delusione. "È meglio di niente, ma qual è il messaggio? Volevamo soprattutto pene più severe e misure di accompagnamento", ha dichiarato Jean-Yves Lamant, presidente della Lega contro la violenza stradale. "È un'occasione mancata. Non avrà alcun effetto sulla realtà delle cose".