La Francia dichiara guerra al fumo. A partire dal primo luglio sarà vietato fumare all’aperto nei luoghi frequentati dai bambini e quindi, tra l’altro, anche nei parchi pubblici, sulle spiagge, alle pensiline degli autobus e vicino alle scuole. Per chi non rispetterà il divieto sono previste sanzioni fino a 135 euro.
“Dove ci sono bambini, il tabacco deve scomparire”
La ministra della Salute e della Famiglia, Catherine Vautrin, in un’intervista al quotidiano Ouest-France, ha dichiarato che “dove ci sono bambini, il tabacco deve scomparire”. Il divieto non si applicherà invece alle terrazze dei bar e nemmeno alle sigarette elettroniche, ha affermato la ministra. Non è ancora stato deciso il divieto di fumo per i minori di 18 anni, ma “non escludo nulla per il futuro”, ha aggiunto Vautrin.
Solo in Francia il fumo uccide 75’000 persone ogni anno
I nuovi divieti e quelli già in vigore come, ad esempio, nei luoghi di lavoro, sui trasporti pubblici, nelle scuole, nelle aree gioco per bambini, negli spazi destinati ai trasporti, sono ormai “più o meno rispettati”, secondo Philippe Bergerot, presidente della Lega contro il cancro.
Il fumo costa 156 miliardi all’anno in termini di vite perse
In Francia il fumo uccide ogni anno 75’000 persone e ciò coinvolge più di 200 decessi al giorno. Secondo i dati dell’Osservatorio francese delle droghe e delle dipendenze, il fumo costa alla società francese 156 miliardi di euro all’anno (in termini di vite perse, qualità della vita e produttività, spesa pubblica per la prevenzione, la repressione, l’assistenza, ecc.
La raccomandazione della Commissione europea
A fine dicembre la Commissione europea aveva lanciato una nuova raccomandazione che prevedeva una stretta sul fumo anche all’aperto, un testo non vincolante per gli Stati ma che resta altamente simbolico per la lotta contro il consumo di tabacco, tutt’ora causa principale dei tumori prevedibili.
Una misura però ancora lontana dal caso del Buthan, dove è vietato fumare ovunque salvo che a casa propria.
Da domenica nel Regno Unito proibite le sigarette elettroniche usa e getta
Sempre con al centro la protezione di giovani e bambini, nel Regno Unito invece domenica entra in vigore il bando sulla vendita di sigarette elettroniche usa e getta, annunciato con enfasi dal governo britannico l’anno scorso nell’ambito di una più generale stretta sul ‘vaping’. Lo si legge in una comunicazione formale sul sito del governo.
Il divieto riguarderà tutti i negozi come il commercio online, e tutti i tipi di e-cigarett non ricaricabili: con nicotina o senza. Restano invece legali i dispositivi a carica riusabili. Sono previste multe crescenti di diversa entità nelle quattro nazioni del Regno contro i trasgressori e il passaggio dalle sanzioni amministrative a quelle penali (fino a due anni di carcere) in caso di violazioni recidive da parte dei rivenditori.