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La scalata dei Måneskin

Il loro successo è legato almeno a due fattori: sono "freschi" e sanno parlare alle giovani generazioni anche attraverso la loro indeterminatezza sessuale

  • 14 novembre 2021, 18:10
  • 1 settembre 2023, 17:19

Seidisera del 14.11.2021 Il servizio di Anna Valenti

RSI New Articles 14.11.2021, 19:09

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Di: SeidiSera/AlesS

Il gruppo rock romano Måneskin è riuscito a imporsi nel panorama musicale internazionale in poco tempo. È passato a essere la band che suonava per strada a quello che apre i concerti dei Rolling Stones a Las Vegas. Una vera e propria ascesa per i quattro giovani, Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan che si sono fatti prima conoscere all’undicesima edizione di X Factor Italia, arrivando secondi, poi al Festival di Sanremo, dove hanno trionfato, e all’Eurovision Song Contest, in cui hanno, ancora una volta, primeggiato. E domenica sera hanno trionfato anche agli MTV Ema di Budapest, imponendosi come miglior gruppo rock e superando avversari come i Foo Fighters, Kings of Leon e Coldplay.

Gli ingredienti del loro successo

Ma quali sono gli ingredienti che hanno permesso tutto questo successo? Per Maurizio Becker, caporedattore della rivista musicale Classic Rock, si può rispondere a questa domanda con una sola parola: "La freschezza: i Måneskin sono dei ragazzi che suonano una musica che sembrava morta", ci ha spiegato, "suonano il rock credendoci e con un look, con un’immagine che funziona”. Ed è anche il look ad essere stata una carta vincente per la band, secondo Becker. “Hanno avuto l’astuzia di calcare un aspetto che è quello dell’indeterminatezza sessuale, il giocare sul discorso del "gender" che le nuove generazioni sentono molto”. Per questo sono straordinariamente attuali e capaci di parlare ai loro coetanei.

Un mercato globale

Ma come hanno fatto a imporsi a livello globale? "Noi abbiamo sempre vissuto un grande senso di inferiorità nei confronti degli Stati Uniti e dell’Inghilterra, siamo sempre stati la provincia dell’impero, ecco anche questo mondo è finito, l’impero non c’è più. Ora è tutto un unico mercato, globale, dove chiunque può arrivare dall’ultimo paese sperduto con una produzione fatta in garage e conquistare milioni e milioni di visualizzazioni in rete. Bisogna saper padroneggiare determinati passaggi che sono obbligatori. Tutto avviene ormai in rete".

Seidisera del 14.11.2021 L'intervista di Anna Valenti a Maurizio Becker

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