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La spesa militare raggiunge nuovi picchi

Rapporto SIPRI: In Europa si è speso il 13% in più in un anno - Superato il livello raggiunto alla fine della Guerra Fredda – Nuovo massimo anche a livello globale

  • 24 aprile 2023, 08:27
  • 29 luglio 2023, 09:33

RG 7.00 del 24.04.2023 - La spesa militare raggiunte nuovi picchi

RSI Mondo 24.04.2023, 08:21

  • keystone
Di: ATS/AFP/dielle/pon

Secondo un rapporto di riferimento pubblicato lunedì, nel 2022 la spesa militare in Europa ha superato il livello raggiunto alla fine della Guerra Fredda. Si tratta dell'aumento più alto in più in tre decenni ed è stato favorito dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

In tutti i continenti la spesa ha raggiunto un nuovo massimo di 2'240 miliardi di dollari (2’000 miliardi di franchi) lo scorso anno, una cifra pari al 2,2% del PIL globale, secondo i dati dell'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI). Si tratta dell'ottavo anno consecutivo di aumento degli investimenti negli eserciti a livello mondiale.

"Gli investimenti sono spinti dalla guerra in Ucraina, che sta facendo lievitare i bilanci europei, ma anche dalle tensioni irrisolte e crescenti in Asia orientale" tra la Cina, da un lato, e gli Stati Uniti e i suoi alleati asiatici, dall'altro, ha dichiarato il ricercatore Nan Tian, uno dei co-autori dello studio.

Secondo il rapporto, il continente europeo ha speso, al netto dell'inflazione, il 13% in più per i propri eserciti in un anno segnato dall'invasione russa dell'Ucraina. Si tratta dell'aumento più consistente in oltre 30 anni e di un ritorno al livello di spesa del 1989, anno della caduta del Muro di Berlino.

Esercito, aumento del budget inferiore al previsto

Telegiornale 15.02.2023, 20:00

In Ucraina un aumento di sette volte, in Russia del 9,2%

La sola Ucraina ha aumentato la spesa di sette volte, raggiungendo i 44 miliardi di dollari, pari a un terzo del suo PIL, senza tener contro delle decine di miliardi di donazioni di armi dall'estero, spiega ancora il SIPRI.

La spesa russa è aumentata del 9,2%, secondo le stime. "Ma anche eliminando le due nazioni in guerra, la spesa in Europa è aumentata in modo significativo", ha detto Tian.

La spesa europea, che ha raggiunto i 480 miliardi di dollari nel 2022, è già aumentata di oltre un terzo in dieci anni e si prevede che la tendenza continui ad accelerare nel prossimo decennio. Secondo le stime del ricercatore del SIPRI, "potenzialmente" potremmo assistere a livelli di crescita simili a quelli del 2022 per diversi anni.

Dopo essere diminuita notevolmente negli anni '90, la spesa militare globale è aumentata a partire dagli anni 2000. Inizialmente è stata trainata dai grandi investimenti della Cina nelle sue forze armate e poi dalla recrudescenza delle tensioni con la Russia dopo l'annessione della Crimea nel 2014.

I costruttori di armamenti negli Stati Uniti sono i grandi beneficiari del boom in atto, visto che le esportazioni di Washington, già di gran lunga le prime al mondo nel 2021, hanno conosciuto un aumento di quasi il 50% lo scorso anno.

Stati Uniti e Cina

Gli Stati Uniti da soli hanno rappresentato il 39% della spesa globale dello scorso anno. Insieme alla Cina, numero 2 (13%), rappresentano più della metà degli investimenti militari mondiali. Russia (3,9%), India (3,6%) e Arabia Saudita (3,3%) sono molto indietro.

"La Cina sta investendo molto nelle sue forze navali, per aumentare il suo raggio d'azione verso Taiwan e, naturalmente, verso il Mar Cinese Meridionale", ha detto Tian. Il Giappone, ma anche Indonesia, Malesia, Vietnam e Australia stanno cercando di tenere il passo.

Per quanto riguarda l’Europa il Regno Unito (3,1%) è il principale investitore e figura al sesto posto mondiale, davanti a Germania (2,5%) e Francia (2,4%), con i dati che includono anche le donazioni all'Ucraina.

In Europa, Paesi come la Polonia, i Paesi Bassi e la Svezia sono tra quelli che hanno aumentato maggiormente gli investimenti militari nell'ultimo decennio.

Armi moderne ma molto costose, come il caccia statunitense F-35, spiegano anche alcuni dei balzi di spesa, come nel caso della Finlandia, che lo scorso anno ha acquistato 64 aerei.

Il mese scorso, un altro rapporto del SIPRI aveva mostrato che le importazioni di armi in Europa sono quasi raddoppiate (+93%) nel 2022, soprattutto a causa delle massicce forniture all'Ucraina, che è diventata la terza destinazione mondiale degli armamenti.

RG 12.30 del 24.04.2023 La diretta di Naima Chicherio

RSI Mondo 24.04.2023, 13:03

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