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Lecornu: un cammino di compromesso resta possibile

Il premier francese dimissionario in TV: il presidente Macron dovrebbe nominare un nuovo primo ministro “nelle prossime 48 ore” ma “la mia missione è finita”

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Francia: scaduto il termine per le consultazioni

Telegiornale 08.10.2025, 20:00

  • Keystone
Di: Reuters/AFP/ANSA/PS/M. Ang. 

Dopo due giorni di consultazioni al fotofinish, il premier francese dimissionario Sebastien Lecornu ha dichiarato in diretta su France 2 di ritenere che sia ancora possibile costituire un governo di compromesso senza ricorrere allo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Il presidente Emmanuel Macron dovrebbe nominare un nuovo primo ministro “nelle prossime 48 ore”, ha detto Lecornu nell’intervista televisiva, spiegando che “la maggioranza assoluta dell’Assemblea Nazionale rifiuta lo scioglimento”. Ma “la mia missione è finita”, ha aggiunto.

“Una maggioranza dell’Assemblea Nazionale rifiuta la dissoluzione, perché vede bene che una dissoluzione non conduce (a una soluzione). Ci sono diversi gruppi che sono pronti ad accordarsi su un bilancio comune”, ha spiegato Lecornu, citando, in particolare, la sinistra. “Sento che un cammino è possibile”. Ma ora la palla passa al presidente Macron, che dovrebbe nominare un nuovo premier nelle “prossime 48 ore”.

“La situazione è già abbastanza difficile. In fondo, ci serve una squadra che decida di rimboccarsi le maniche e risolva i problemi del Paese”, fino al voto presidenziale tra due anni, spiega Lecornu, facendo pensare a una sorta di governo ‘tecnico’ all’italiana, con un premier super partes incaricato di traghettare la seconda economia della zona euro fino alle presidenziali.

Alla domanda se ambisse a venire rinominato a Matignon, l’ex ministro della Difesa (a cui Macron aveva dato il compito di giungere a una soluzione entro stasera) ha tenuto a dire di non essere attaccato alla poltrona. Quanto alla sospensione della riforma previdenziale, invocata dal Partito socialista per scendere a patti con i macroniani, “bisognerà trovare una strada affinché ci sia un dibattito” nei prossimi giorni.

Oltralpe, la suspense politica è dunque destinata a durare ancora. E a questo punto, la palla passa a Macron, il presidente più solo che mai, scaricato anche da suoi ex fedelissimi, come gli ex premier Gabriel Attal (‘non capisco più le sue scelte’) ed Edouard Philippe (‘dovrebbe organizzare presidenziali anticipate’). Il capo dello Stato, atteso domani alla solenne cerimonia per l’ingresso al Panthéon di Robert Badinters, “si esprimerà in tempo utile”, ha riferito Lecornu, riconoscendo che la sua missione è riuscita solo in parte.

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In diretta da Parigi

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