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Merz da Trump chiede di fare pressioni sulla Russia

Il cancelliere tedesco ricevuto alla Casa Bianca - Al centro del colloquio la guerra in Ucraina ma emergono differenze di vedute

  • Ieri, 22:43
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Friedrich Merz e Donald Trump alla Casa Bianca

  • EPA/Keystone
Di: AFP/Reuters/ATS/M. Ang. 

Il neo cancelliere tedesco Friedrich Merz, al contrario di altri leader, non ha ricevuto un trattamento rude alla Casa Bianca, anzi, il presidente statunitense Donald Trump lo ha ricevuto giovedì in modo molto cordiale, nonostante le loro differenze sugli aspetti che riguardano le politiche commerciali avviate da Trump in materia di dazi e anche se sono emerse differenze sull’Ucraina.

“Il nostro popolo ci ha affidato una missione, e parte di questa missione è avere un’ottima relazione con il vostro Paese. Quindi voglio ringraziarla per essere qui”, ha detto Trump al leader tedesco. Merz gli ha consegnato una copia incorniciata del certificato di nascita di suo nonno, Frederick (Friedrich) Trump, nato in Germania nel 1869.

“So che ora state spendendo più soldi per la difesa, molti più soldi, e questa è una buona cosa”, ha detto Trump, che chiede costantemente maggiori sforzi agli alleati della NATO. Il Cancelliere ha promesso di soddisfare la richiesta americana di aumentare la spesa per la difesa e la sicurezza dei Paesi dell’Alleanza Atlantica portandola al 5% del loro PIL entro l’inizio del 2030.

Il presidente USA non ha attaccato frontalmente il suo ospite sulla spinosa questione del surplus commerciale della Germania, mentre quest’ultimo è stato attento a non esporre troppo apertamente le loro differenze sul conflitto innescato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022. “Sapete che abbiamo dato il nostro sostegno all’Ucraina e che stiamo cercando di aumentare la pressione sulla Russia”, ha dichiarato il cancelliera tedesco, da un mese alla guida della più grande economia europea, senza che Trump rispondesse a questa richiesta, non così tanto velata, di nuove sanzioni statunitensi contro Mosca. Merz ha affermato che Trump, molto sensibile alle lusinghe, è “la figura chiave” per trovare una soluzione pacifica.

Trump ha detto solo di aver chiesto al presidente russo Vladimir Putin, con cui ha parlato mercoledì, di non rispondere militarmente all’attacco di droni lanciato dall’Ucraina lo scorso fine settimana contro diversi bombardieri russi, assicurandogli che una tale risposta russa “non sarebbe bella”. “Ho detto (a Putin): non farlo. Non dovresti farlo. Dovresti fermarti. Ma ancora una volta, c’è molto odio (tra l’Ucraina e la Russia)“, ha dichiarato Trump, paragonando Mosca e Kiev a due bambini che litigano nel parco. “A volte è meglio lasciarli litigare per un po’”, ha aggiunto. “Quando vedrò il momento in cui non si fermerà - ha dichiarato ancora Trump - saremo molto duri. Potrebbe essere nei confronti di entrambi i Paesi. Bisogna essere in due per ballare il tango”.

Affermazioni che non aiutano a fare molta chiarezza sulla reale posizione di Washington, mentre il Cremlino conferma che Putin ha comunicato a Trump di considerare inevitabile la rappresaglia. Essa avverrà “nei modi e nei tempi che i nostri militari riterranno opportuni”, ha avvertito il portavoce Dmitry Peskov.

La battaglia commerciale è ovviamente stata al centro della visita, a poche settimane dalla data in cui Trump ha minacciato di imporre dazi doganali del 50% su tutti i prodotti europei, un incubo per un’economia tedesca già indebolita. Merz aveva dichiarato prima della visita che la Germania, terza economia mondiale, non avrebbe avuto un atteggiamento “mendicante”.

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Prima telefonata fra Donald Trump e Xi Jinping

Telegiornale 05.06.2025, 20:00

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