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Migranti nel Regno Unito: entra in vigore il protocollo con la Francia

Aumentano i migranti che cercano di attraversare la Manica: Parigi e Londra stringono un patto ma l’accordo è criticato dai partiti di opposizione e dalle ONG

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Radiogiornale del 05.08.2025: il servizio di Alessandro Grandesso

RSI Info 05.08.2025, 13:36

  • Keystone
Di: Alessandro Grandesso, da Parigi

Un flusso inarrestabile e in continuo aumento. Sul canale della Manica però entra in vigore oggi il nuovo accordo tra Francia e Regno Unito per tentare di arginare gli sbarchi di migranti sulle coste britanniche. Un protocollo varato il mese scorso in occasione della visita di Stato del presidente Emmanuel Macron a Londra e presentato come rivoluzionario dal premier Keir Starmer, anche se criticato apertamente dalle opposizioni in entrambi i Paesi, e dalle principali ONG.

Da gennaio, sono già più di 20mila i migranti che sono riusciti a raggiungere le sponde inglesi partendo da quelle francesi a bordo di small boat, piccole imbarcazioni, spesso gommoni in precarie condizioni e sovraffollati, che rischiano di affondare facilmente nelle acque della Manica. Ma nonostante la ventina di morti contabilizzati da inizio anno, le traversate nei primi sei mesi dell’anno sono aumentate del 50% rispetto al 2024. Il tutto sotto il controllo di organizzazioni criminali, principale obiettivo da abbattere secondo il progetto pilota di dissuasione e prevenzione degli sbarchi

Da oggi in poi, ogni migrante arrivato sulle coste britanniche sugli small boat sarà sistematicamente rispedito in Francia, da dove però verrà inviato un migrante corrispettivo con carte in regola per ottenere asilo nel Regno Unito. Chiunque invece abbia tentato di raggiungere le sponde inglesi illegalmente non potrà più presentare una richiesta di ingresso. Parallelamente vengono rinforzati i controlli al largo delle coste per intercettare i cosiddetti taxi boat che imbarcano i migranti non più a riva, dove le forze dell’ordine possono intervenire liberamente, ma in mare aperto, entrando così nel campo del diritto internazionale che impone alle autorità di limitarsi ai soccorsi.

Per quanto presentato come rivoluzionario dal premier Keir Starmer, e approvato dall’Unione Europea, il nuovo protocollo viene criticato dai partiti di opposizione in entrambi i Paesi. In Francia, per Xavier Bertrand, presidente repubblicano della regione Hauts-de-France si tratta “di un cattivo accordo per la Francia e come al solito buono per gli inglesi”. La leader dei deputati conservatori britannici, Kemi Badenoch, denuncia invece un protocollo inefficace che formalizzerà molte più entrate che espulsioni. Nigel Farage, capo dell’estrema destra e promotore del Brexit parla di “umiliazione e sottomissione a un presidente francese arrogante”.

In Francia, varie ONG e associazioni umanitarie si oppongono al nuovo sistema in vigore. Utopia 56, molto attiva sul fronte della Manica, evoca una nuova “tratta di esseri umani”. Mentre per Médecins Sans Frontières le intercettazioni in mare aperto non faranno che aumentare il rischio di annegamenti. Il Regno Unito si è impegnato inoltre a rifinanziare un nuovo ciclo triennale del piano sottoscritto a Sandhurst nel 2018. Da allora, Londra ha versato 760 milioni di euro a Parigi per rendere più sicure il tratto di mare che separa i due Paesi.

Radiogiornale 12:30

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