Mondo

ONU, 11 luglio giorno in memoria del genocidio di Srebrenica

L’iniziativa è stata sostenuta dalle principali potenze occidentali, ma fortemente osteggiata dalla Serbia e dai serbi bosniaci

  • 23 maggio, 21:38
  • 23 maggio, 21:39
  • INFO
In preghiera

In preghiera

  • keystone
Di: ATS/RSI Info

L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato una risoluzione con cui istituisce l’11 luglio come Giornata internazionale della memoria del genocidio di Srebrenica, in Bosnia-Erzegovina.

Un’iniziativa sostenuta dalle principali potenze occidentali e fortemente osteggiata dalla Serbia e dai serbi bosniaci. La risoluzione, che ha ottenuto 84 voti a favore, 19 contrari e 68 astensioni, è stata presentata da Germania e Ruanda, per osservare ogni anno il ricordo del genocidio del 1995. Il testo condanna la negazione del massacro e l’esaltazione dei criminali di guerra, chiedendo che le restanti vittime siano trovate e identificate e che tutti i responsabili ancora in libertà siano assicurati alla giustizia.

“La nostra iniziativa mira a onorare la memoria delle vittime e a sostenere i sopravvissuti che continuano a vivere con le cicatrici di quel momento”, ha affermato l’ambasciatrice tedesca Antje Leendertse, ribadendo che il documento non è contro Belgrado.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic tuttavia, ha affermato che il testo è “altamente politicizzato” e non contribuirà alla riconciliazione in Bosnia e nella regione, ma piuttosto “riaprirà vecchie ferite”. “Le divisioni diventeranno sempre più profonde, la risoluzione causerà instabilità nella regione”, ha detto in Assemblea Generale.

I coautori del testo hanno aggiunto, su richiesta del Montenegro, una frase in cui si specifica che la colpa di alcuni individui non può essere attribuita “ad un gruppo etnico, religioso o di altro tipo nel suo insieme”, ma questo non è bastato per compensare le preoccupazioni di Belgrado (che nega il genocidio).

Anche la Russia ha criticato una risoluzione “provocatoria”, che “minaccia la pace e la sicurezza” in Bosnia e in tutta la regione, come ha affermato l’ambasciatore all’ONU Vassily Nebenzia accusando gli occidentali di “serbofobia”.

Intanto, il leader nazionalista serbo-bosniaco Milorad Dodik ha annunciato l’intenzione di proporre alla Federazione croato-musulmana, una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina, un accordo sulla “dissociazione pacifica” della Republika Srpska, l’altra entità del Paese a maggioranza serba, della quale Dodik è presidente. Spiegando che il popolo serbo non può più vivere nelle attuali condizioni in Bosnia-Erzegovina.

Il massacro di circa 8’000 uomini e ragazzi bosniaci musulmani nel 1995, dopo che Srebrenica fu invasa dalle forze serbo-bosniache, ebbe luogo durante le guerre dei Balcani che seguirono la disintegrazione della Jugoslavia e fu considerata all’epoca la peggiore atrocità commessa in Europa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

L'ONU istituisce una giornata per le vittima di Srebrenica

SEIDISERA 23.05.2024, 18:45

  • Reuters

25 anni fa la strage di Srebrenica

Telegiornale 11.07.2020, 22:00

Srebrenica, Paesi Bassi condannati

Telegiornale 27.06.2017, 22:00

Correlati

Ti potrebbe interessare