"Omar Saddiqui Maaten era gay". A dichiararlo al New York Post è Sitora Yusufiy, la donna che nel 2009 è stata sposata per quattro mesi con l’uomo che sabato notte ha aperto il fuoco in un club per omosessuali a Orlando, Florida, provocando la morte di 49 persone.
Parole che corroborano le rivelazioni di un ex compagno di classe del killer, secondo cui lui stesso una volta gli aveva fatto degli apprezzamenti molto espliciti, nonché le dichiarazioni di alcuni superstiti, i quali hanno affermato che l’aggressore era un frequentatore abituale del Pulse, il locale teatro del massacro. Gli stessi hanno raccontato che l’uomo, musulmano praticante, rideva mentre gli ostaggi lo imploravano di non ucciderli.
Per il momento non sono emersi indizi secondo cui il killer fosse stato manovrato dall’esterno o facesse parte di una rete terroristica. Secondo l’FBI, che lo aveva più volte interrogato, si tratterebbe di un cosiddetto lupo solitario, radicalizzatosi consumando materiale di propaganda jihadista via Internet.
ANSA/ATS/ludoC
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