Analisi

La bolletta dell’IA europea: i costi concreti dei data center

Capacità di rete prenotate per anni e pressioni sulle comunità locali: la crescita dell’intelligenza artificiale mette alla prova infrastrutture elettriche e territori

  • Oggi, 06:54
  • 2 ore fa
Il tetto di un Data Center a Francoforte

Il tetto di un Data Center a Francoforte

  • Keystone
Di: Philip Di Salvo*, senior researcher e docente presso l’Università di San Gallo

Tra i molti temi aperti connessi all’esplosione dell’IA, uno dei più urgenti riguarda i costi energetici e i consumi associati ai servizi basati su modelli di IA su larga scala. Negli Stati Uniti, alcuni data center per l’addestramento di large language model hanno raggiunto consumi paragonabili a intere città, sollevando preoccupazioni sul loro impatto ambientale e sui costi operativi. In America Latina, progetti di cloud computing e IA in paesi come il Cile hanno iniziato a mostrare come la crescita di questi sistemi possa esercitare pressioni significative sulle reti locali e sulle risorse energetiche con gravi danni per le comunità locali.

immagine
04:33

Virginia, la capitale dei data center

Telegiornale 23.11.2025, 20:00

Anche in Europa il tema inizia a farsi sentire: la ONG che si occupa di diritti digitali AlgorithmWatch (con sede a Berlino e a Zurigo) ha recentemente pubblicato un’indagine approfondita sui 490 data center tedeschi, evidenziando come la corsa a infrastrutture per l’AI stia già spingendo la domanda elettrica ai limiti delle reti locali e sollevando questioni di sostenibilità, pianificazione urbana e gestione dei rischi energetici. Secondo l’analisi di AlgorithmWatch, realizzata da Sarah-Indra Jungblut in collaborazione con la testata specializzata Tech Policy Press, la corsa a costruire data center per l’IA mostra il suo impatto energetico soprattutto in aree critiche come quella di Francoforte, dove i data center attivi sono già oltre 100. AlgorithmWatch segnala, citando la tedesca Bundesnetzagentur, che nel 2024 i data center e le installazioni IT di minore dimensione rappresentano già circa il 4% del consumo lordo di energia della Germania, con previsioni di crescita fino al 10% entro il 2037. Secondo i dati raccolti da Bitkom e dalla German Data Center Association, la capacità complessiva di IT in Germania è più che raddoppiata dal 2010 e dovrebbe raddoppiare ancora entro il 2030.

Francoforte è l’esempio più chiaro di come i data center guidati dall’IA possano mettere sotto pressione le infrastrutture locali. Secondo la ONG, che si basa sui dati della municipalizzata Mainova e del Borderstep Institute, i data center sono diventati i maggiori consumatori elettrici della città, coprendo circa il 40% della domanda locale, e le capacità di connessione alla rete sono già prenotate fino al prossimo decennio. Inoltre, quando la rete va in difficoltà, gli operatori ricorrerebbero sempre più di frequente a generatori a gas, fa sapere AlgorithmWatch. Secondo le fonti citate dalla ONG, ciò aumenta la dipendenza dai combustibili fossili, espone i residenti all’inquinamento locale e trasferisce i costi climatici direttamente alla collettività.

13:11
immagine

IA e ambiente

Alphaville 09.12.2025, 11:45

  • iStock
  • Mattia Pelli

L’onnipresenza dei data center nella zona di Francoforte sta anche modificando l’aspetto della città. Di nuovo secondo AlgorithmWatch, gli agglomerati di data center nei quartieri Seckbach e Sossenheim occupano ormai grandi lotti commerciali, intensificando i conflitti locali legati all’aumento dei prezzi dei terreni, al rumore e alle emissioni. AlgorithmWatch segnala anche come, i grandi nomi commerciali globali del settore dei data center possono permettersi di pagare prezzi fuori mercato per i terreni, superando di fatto altre attività nella corsa ai siti disponibili. La rapida espansione dei data center per l’IA solleva però dubbi sulla loro reale utilizzazione, secondo diversi osservatori citati nell’analisi: alcune aree sembrano riservate solo come contingenza, suggerendo che la domanda effettiva di potenza di calcolo potrebbe essere inferiore alle previsioni, alimentando il rischio di una bolla speculativa. Se l’hype dell’IA dovesse rallentare, infrastrutture e investimenti potrebbero rivelarsi sovradimensionati.

immagine
02:29

Intelligenza artificiale e salute

Telegiornale 09.12.2025, 20:00

L’analisi di AlgorithmWatch conferma chiaramente come i costi dell’IA non siano solo tecnologici o virtuali, ma si manifestino anche in una realtà fisica tangibile: infrastrutture energetiche sotto pressione, data center che consumano enormi quantità di elettricità e una crescente dipendenza da fonti fossili, come conferma un recente report prodotto dall’International Telecommunication Union (ITU) e dalla World Benchmarking Alliance (WBA) che monitora le emissioni di gas serra, il consumo energetico e gli impegni climatici di 200 aziende digitali leader al 2023.

L’IA, spesso percepita come un fenomeno “sublime” e intangibile, è in realtà molto concreta e molto connessa a vari paesi: un ecosistema fisico, tangibile, che richiede maggiore attenzione, regolazione e consapevolezza ambientale di quella che finora ha ricevuto, complice il boom e l’hype dell’IA generativa che, dal 2022, non sembra mostrare rallentamenti sensibili.

Philip Di Salvo è senior researcher e docente presso l’Università di San Gallo. I suoi temi di ricerca principali sono i rapporti tra informazione e hacking, la sorveglianza di Internet e l’intelligenza artificiale. Come giornalista scrive per varie testate.

immagine
19:50

Quando lavora l’IA. L’intelligenza artificiale, un’alleata o un’avversaria? (Prima parte)

Falò 11.11.2025, 20:50

immagine
14:18

Quando lavora l’IA. L’intelligenza artificiale, un’alleata o un’avversaria? (Seconda parte)

Falò 11.11.2025, 21:15

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare