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Per il Regno Unito servirà un visto

Nuovo effetto del dopo Brexit: da aprile 2025 i cittadini svizzeri ed europei dovranno seguire una procedura simile a quella per gli Stati Uniti, anche per soggiorni di breve durata

  • 14 settembre, 06:00
  • 14 settembre, 14:21

Per il Regno Unito servirà un visto d'entrata

SEIDISERA 13.09.2024, 18:29

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Viaggiare per turismo nel Regno Unito sarà sempre più simile ad andare negli Stati Uniti a partire dall’anno prossimo: scatta infatti l’obbligo del visto elettronico a pagamento denominato ETA (Electronic Travel Authorisation) anche per i cittadini svizzeri e dell’Unione europea.

Il governo laburista britannico ha presentato i dettagli del sistema destinato a entrare in vigore dal 2 aprile del 2025, con forme di esenzione previste per chi ha un visto di lavoro o risiede regolarmente oltremanica. L’estensione dell’ETA è programmata da tempo anche per i soggiorni di breve durata di vacanzieri provenienti dall’Europa, non più coperti dalla libertà di movimento automatica entro i confini britannici in base alle restrizioni introdotte nel dopo Brexit.

Per il Regno Unito servirà un visto

Telegiornale 14.09.2024, 12:30

Il visto richiederà un pagamento

Il tutto si traduce nella necessità di compilare un modulo online e di pagare una somma di denaro (10 sterline, pari a circa 11 franchi): in questo modo si potranno compiere viaggi multipli nel Regno per soggiorni fino a 6 mesi nell’arco di 2 anni. L’Home Office ha affermato inoltre che per i cittadini UE sarà possibile richiedere il visto elettronico semplicemente utilizzando l’app per smartphone chiamata UK Eta, a partire dal 5 marzo del 2025.

Nel comunicato del ministero degli Interni si legge anche che l’estensione del sistema a tutti gli stranieri in arrivo nel Paese - con l’eccezione degli irlandesi in virtù degli accordi tra Londra e Dublino - punta a rendere gli ingressi dei viaggiatori occasionali più efficienti e più sicuri e, allo stesso tempo, “a prevenire gli abusi del nostro sistema di immigrazione”.

Il premier Keir Starmer ha ribadito più volte che non intende fare marcia indietro rispetto alla Brexit e nemmeno impegnarsi in aperture sul ritorno parziale a una libertà di movimento con l’UE. La sua volontà di appianare le tensioni del passato con Bruxelles, come è emerso chiaramente con la recente visita in Germania, è limitata all’ambito commerciale e a trattati bilaterali nel settore della difesa e della lotta all’immigrazione illegale.

Nessuna eccezione per la Svizzera

Come spiegato, la nuova norma varrà anche per i cittadini con passaporto elvetico. Dopo la Brexit c’era chi si aspettava che la Svizzera potesse mantenere dei rapporti privilegiati con il Regno Unito, ma “non ci sono eccezioni”. Come spiegato a Seidisera da Nicole Degli Innocenti, collaboratrice da Londra per Il Sole 24 Ore, uno dei principi chiave della Brexit era stato proprio il “mettere fine ai privilegi concessi agli europei”.

Per i britannici tutto ciò avrà un “impatto positivo sulla sicurezza e il controllo della frontiera”, dato che si potranno così controllare tutte le entrate nel Paese, “un aspetto importante per Londra” secondo la giornalista italiana.

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